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Cronaca

DICEMBRE NERO: In fumo oltre mille ettari di boschi e pascoli

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Il mese di dicembre si chiuderà con un bilancio, sul fronte degli incendi boschivi, particolarmente pesante. Sono stati più di mille gli ettari di bosco e pascolo letteralmente andati in fumo.

Il mese di dicembre si chiuderà con un bilancio, sul fronte degli incendi boschivi, particolarmente pesante. Sono stati più di mille gli ettari di bosco e pascolo letteralmente andati in fumo.

E’ quanto comunicato dalla Forestale: “Complici le condizioni meteo molto sfavorevoli – hanno spiegato dal comando di Biella -, si è registrato uno dei picchi massimi, nella storia recente, di ettari di territorio bruciato. L’emergenza, purtroppo, non è ancora finita e, realisticamente, sarà destinata a prolungarsi per qualche giorno ancora”.

Il caso più grave, l’incendio dell’Alpe Fontanamora in Val Sessera sviluppatosi il 27 novembre e proseguito per più di una settimana, ha visto l’impiego incessante di forestali, volontari Aib, Vigili del Fuoco e mezzi aerei.

“Sull’origine del fuoco pochi dubbi – spiega ancora il comandante provinciale, Valerio Cappello -: in questo caso come nella maggior parte degli altri, si tratta di azioni finalizzate all’abbruciamento invernale dei pascoli di alta montagna. Tale pratica, diffusa in passato, è del tutto priva di ogni utilità. L’abbruciamento determina, a lungo andare, un deterioramento della qualità dei terreni ed una loro progressiva acidificazione”. Queste azioni, inoltre, sono illegali e rappresentano un reato estremamente grave, sanzionato con la pena della reclusione da quattro a dieci anni, oltre al risarcimento dei danni prodotti al patrimonio pubblico e privato.

Il Corpo Forestale dello Stato, allo scopo di disincentivare tali pratiche illegali, ha avviato una duplice azione. “In primo luogo – chiarisce Cappello – si è provveduto a potenziare l’azione investigativa. Sono stati acquisiti elementi di indagine di notevole interesse e si nutrono buone speranze di ottenere, in tempi non lunghi, risultati importanti. Grazie alla collaborazione di alcuni cittadini ed al potenziamento dell’azione investigativa, si sta procedendo ad un inquadramento sempre più dettagliato dei fatti. Si auspica, in tempi non lunghi, di arrivare alla certa identificazione dell’autore di queste azioni criminose. Chi verrà identificato come autore dei fatti, sarà anche chiamato a risarcire lo Stato e tutti i soggetti danneggiati. Per il solo incendio della Val Sessera, il danno economico è stato stimato in un valore superiore al milione di euro”.

“Inoltre si sta provvedendo a mappare in maniera dettagliata tutte le aree colpite dagli incendi. La legge vieta l’esercizio del pascolo, per dieci anni, su tutte le aree percorse dal fuoco. Con la collaborazione dei Sindaci dei territori interessati, si assicurerà l’esatto rispetto di tale normativa. Inoltre si sta procedendo, con la collaborazione di ARPEA, a congelare le contribuzioni al pascolo richieste sulle aree percorse dal fuoco. Nel pieno rispetto della legge, dovrà essere chiaro che l’abbruciamento del pascolo è una pratica illegale, vietata dalla legge, oltre che socialmente del tutto inaccettabile e pericolosa per la pubblica incolumità”.

La Forestale ha poi ricordato che l’attuale stato di grave siccità rende l’ambiente rurale ad altissimo rischio incendio. “Anche l’incendio boschivo colposo – ha infine sottolineato Cappello – è reato penale, sanzionato con la pena della reclusione da uno a cinque anni. Pertanto, si invita la popolazione ad adottare la massima prudenza in area rurale e ad evitare ogni accensione o uso di materiale pirotecnico in concomitanza con le sopravvenienti festività natalizie”.

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