Cronaca
Detenuto si uccide, assolti due agenti
Un detenuto che si uccide in cella, due guardie a processo. Si è concluso con un’assoluzione il procedimento d’Appello a carico di Gianmario Bighiri e Guido Imbrogno: i due agenti di Polizia Penitenziaria in servizio il 17 novembre del 2002, quando Sadiki Nourredine, detenuto di origine marocchina, si è tolto la vita in carcere. Già in primo grado gli imputati erano stati assolti con formula piena dal Giudice per le Indagini Preliminari Claudio Passerini con sentenza del 20 giugno 2006. Secondo il Giudice a carico dei due imputati non derivava alcuna responsabilità. Anzi poche ore prima avevano sventato un altro tentativo di suicidio posto in essere dallo stesso Sadiki
Un detenuto che si uccide in cella, due guardie a processo. Si è concluso con un’assoluzione il procedimento d’Appello a carico di Gianmario Bighiri e Guido Imbrogno: i due agenti di Polizia Penitenziaria in servizio il 17 novembre del 2002, quando Sadiki Nourredine, detenuto di origine marocchina, si è tolto la vita in carcere. Già in primo grado gli imputati erano stati assolti con formula piena dal Giudice per le Indagini Preliminari Claudio Passerini con sentenza del 20 giugno 2006. Secondo il Giudice a carico dei due imputati non derivava alcuna responsabilità. Anzi poche ore prima avevano sventato un altro tentativo di suicidio posto in essere dallo stesso Sadiki.
Ma dopo quella sentenza di assoluzione la moglie, i figli ed i fratelli del detenuto, che si erano costituiti parte civile, fecero appello, affermando una palese responsabilità, per negligenza, delle due guardie carcerarie. Si era così aperto il processo in secondo grado, che si è svolto alla Corte di Torino. Sono stati ripercorsi i minuti decisivi che hanno portato al secondo tentativo di suicidio, purtroppo riuscito, da parte di Sadiki Nourredine.
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