Cronaca
Dalla clinica alle immagini per seguire il paziente a 360 gradi
Analizzare il percorso di un paziente dal primo sintomo, per poi delineare un approccio assistenziale e diagnostico multidisciplinare.
È stato un convegno dal taglio pratico e metodologico quello di sabato 23 settembre, presso la sala convegni dell’Ospedale di Biella: “Dalla clinica all’imaging cardiaco: analisi del dolore anginoso”.
Una partecipazione elevata per un incontro scientifico che ha visto l’adesione di 105 professionisti tra medici di base, cardiologi, medici nucleari, radiologi, fisici, infermieri e tecnici di settore.
Nel costruire la giornata di lavoro la scelta è stata quella di partire dall’esempio tipo di un paziente che giunge presso un ambulatorio di cardiologia per un primo sintomo di tipo cardiaco-anginoso, per poi procedere ad analizzare tutti gli step successivi che, attraverso un approccio multidisciplinare, conducono alla terapia definitiva.
Il dott. Matteo Santagostino, della struttura di cardiologia, ha introdotto il caso clinico ed ha analizzato le caratteristiche del dolore anginoso, ponendo le basi per i successivi interventi. La dott.ssa Simona De Vecchi, cardiologa, ha definito il ruolo dell’ecocardiogramma basale e da stress mentre l’introduzione all’analisi scintigrafica di flusso è stata affidata alla dott.ssa Roberta Casoni, dirigente medico della SC Medicina Nucleare Universitaria della ASO S. Giovanni Battista di Torino.
L’analisi del percorso Medico Nucleare e l’approccio alle tecnologie d’avanguardia è stato affrontato dal dott. Mirco Pultrone, ma soprattutto dalla dott.ssa Francesca Mirabelli che ha sviscerato il ruolo del CALCIUM SCORE, un metodo innovativo in dotazione alla SSD di Medicina Nucleare di Biella, nella valutazione del paziente in prima diagnosi di cardiopatia ischemica (screening del paziente cardiopatico anginoso), analizzando i recentissimi dati di letteratura Americani ed internazionali e presentando i primi risultati delle analisi Biellesi.
Il congresso è poi proseguito con la presentazione del dott. Orazio Viola, dirigente medico presso l’UTIC dell’Ospedale degli Infermi, che ha illustrato in dettaglio diversi casi trattati dall’Unità di Terapia Intensiva Cardiologia di Biella.
La parte conclusiva è stata dedicata alla risonanza magnetica cardiologica; un intervento condotto in tandem dal dott. Dario Confalone, della Radiologia, e dal dott. Stefano Leuzzi, della Cardiologia. Entrambi hanno messo in evidenza le potenzialità della diagnostica in questo campo, evidenziando la sinergia e collaborazione già attiva a Biella tra le due strutture.
Diversi i momenti di dibattito emersi durante il convegno, moderati dal dott. Marco Marcolongo, direttore della cardiologia, dal prof. Gianni Bisi, ordinario di Medicina Nucleare e direttore della SOC a direzione universitaria di Medicina Nulceare dell’ASO S.Giovanni Battista di TORINO e dal dott. Mirco Pultrone direttore della SSD di Medicina Nucleare di Biella.
Analizzare il percorso di un paziente dal primo sintomo, per poi delineare un approccio assistenziale e diagnostico multidisciplinare.
È stato un convegno dal taglio pratico e metodologico quello di sabato 23 settembre, presso la sala convegni dell’Ospedale di Biella: “Dalla clinica all’imaging cardiaco: analisi del dolore anginoso”.
Una partecipazione elevata per un incontro scientifico che ha visto l’adesione di 105 professionisti tra medici di base, cardiologi, medici nucleari, radiologi, fisici, infermieri e tecnici di settore.
Nel costruire la giornata di lavoro la scelta è stata quella di partire dall’esempio tipo di un paziente che giunge presso un ambulatorio di cardiologia per un primo sintomo di tipo cardiaco-anginoso, per poi procedere ad analizzare tutti gli step successivi che, attraverso un approccio multidisciplinare, conducono alla terapia definitiva.
Il dott. Matteo Santagostino, della struttura di cardiologia, ha introdotto il caso clinico ed ha analizzato le caratteristiche del dolore anginoso, ponendo le basi per i successivi interventi. La dott.ssa Simona De Vecchi, cardiologa, ha definito il ruolo dell’ecocardiogramma basale e da stress mentre l’introduzione all’analisi scintigrafica di flusso è stata affidata alla dott.ssa Roberta Casoni, dirigente medico della SC Medicina Nucleare Universitaria della ASO S. Giovanni Battista di Torino.
L’analisi del percorso Medico Nucleare e l’approccio alle tecnologie d’avanguardia è stato affrontato dal dott. Mirco Pultrone, ma soprattutto dalla dott.ssa Francesca Mirabelli che ha sviscerato il ruolo del CALCIUM SCORE, un metodo innovativo in dotazione alla SSD di Medicina Nucleare di Biella, nella valutazione del paziente in prima diagnosi di cardiopatia ischemica (screening del paziente cardiopatico anginoso), analizzando i recentissimi dati di letteratura Americani ed internazionali e presentando i primi risultati delle analisi Biellesi.
Il congresso è poi proseguito con la presentazione del dott. Orazio Viola, dirigente medico presso l’UTIC dell’Ospedale degli Infermi, che ha illustrato in dettaglio diversi casi trattati dall’Unità di Terapia Intensiva Cardiologia di Biella.
La parte conclusiva è stata dedicata alla risonanza magnetica cardiologica; un intervento condotto in tandem dal dott. Dario Confalone, della Radiologia, e dal dott. Stefano Leuzzi, della Cardiologia. Entrambi hanno messo in evidenza le potenzialità della diagnostica in questo campo, evidenziando la sinergia e collaborazione già attiva a Biella tra le due strutture.
Diversi i momenti di dibattito emersi durante il convegno, moderati dal dott. Marco Marcolongo, direttore della cardiologia, dal prof. Gianni Bisi, ordinario di Medicina Nucleare e direttore della SOC a direzione universitaria di Medicina Nulceare dell’ASO S.Giovanni Battista di TORINO e dal dott. Mirco Pultrone direttore della SSD di Medicina Nucleare di Biella.
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