Cronaca
Creare un ostacolo per “donare” qualche secondo in più a coloro che hanno deciso di togliersi la vita
Nel pomeriggio di venerdì 16 febbraio i Consiglieri Comunali dei gruppi consigliari Buongiorno Biella e Lista Civica Biellese hanno depositato una mozione che chiede al Sindaco tre cose:
- adoperarsi presso tutte le sedi istituzionali affinché si trovi una soluzione che permetta l’installazione di barriere protettive sul ponte della tangenziale;
- coinvolgere tutti i Sindaci dei Comuni biellesi e gli amministratori delle maggiori società partecipate (Cordar, SEAB e ATAP), per valutare la possibilità che queste ultime distribuiscano ai soci dei dividendi da destinare alla costruzione della barriere o che si facciano direttamente carico di tutta o parte della spesa mediante sponsorizzazioni o altri interventi possibili;
- esplorare la possibilità di mettere in atto iniziative di fund raising (modello Cestovia del Camino), permettendo così a privati cittadini, comitati, associazioni o imprese private di contribuire alla soluzione del problema.
Le barriere di protezione al ponte non saranno la soluzione risolutiva, ma sono sicuramente e assolutamente indispensabili per “donare” qualche secondo in più a coloro che hanno deciso di gettarsi al di là della ringhiera e soprattutto dare un segno concreto che non vogliamo rassegnarci.
Il problema era già stato sollevato in termini analoghi a maggio 2016, era stata scritta una lettera a tutti i sindaci biellesi, senza risposta alcuna, nemmeno da parte del Sindaco di Biella. Nel frattempo il ponte della tangenziale è stato in questi 20 mesi teatro di numerosissimi episodi di cronaca, il più delle volte sfociati in atti di suicidio o tentato suicidio, talvolta sventati grazie allo spirito di abnegazione di automobilisti di passaggio.
I presentatori della mozione pensano che sia un dovere dell’intera comunità biellese fare tutto il possibile per salvare la vita di cittadini in gravi difficoltà psicologica che identificano il ponte della tangenziale quale luogo dove poter mettere fine alla propria esistenza; a maggior ragione, i rappresentanti dei cittadini hanno l’obbligo di mettere in atto ogni possibile soluzione ad un così grave problema, innanzi tutto trovando una convergenza su una possibilità concreta di intervento, onde cercare risorse e collaborazioni necessarie.
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