Cronaca
Colpo di fucile contro la lapide che ricorda i caduti partigiani
E’ accaduto in Valsesia
Qualcuno ha sparato, probabilmente con un fucile, contro la lapide che ricorda i caduti partigiani alla bocchetta della Crosuggia sul monte Briasco, posto a cavallo tra la Valsesia e il Cusio.
Colpo di fucile contro la lapide che ricorda i caduti partigiani
Lo denuncia l’Anpi di Borgosesia, che ricorda «A distanza di cinque anni dal primo gesto di vandalismo – riferisce il presidente Alessandro Orsi – ne è seguito un altro, nei giorni del 25 aprile, contro il cippo e la lapide che ricordano i partigiani. Nel primo caso, nel 2019, la lapide di marmo fu distrutta e rifatta in bronzo grazie all’intervento dell’amministrazione comunale di Cellio con Breia, guidata dal sindaco Daniele Todaro».
E’ accaduto in Valsesia
Ora ci risiamo: «Qualche sciagurato ha sparato contro la lapide, provocando un largo buco proprio accanto alla parola “sentinella partigiana”. Sparare contro una lapide di caduti e già un gesto frutto di idiozia e ovviamente illegale. Sparare contro una lapide con scritta che ricorda caduti per la libertà – sottolinea Orsi – »è un’evidente provocazione fascista. Vien da pensare a questo punto che anche il primo danneggiamento sia da attribuire, probabilmente, a un’ignobile azione di stampo fascista».
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Ardmando
30 Maggio 2024 at 18:06
La maggior parte di loro erano criminali. E’ vero che non si può fare di tutta l’erba un fascio, ma non dimentichiamo gli orrori che i cosiddetti partigiani commisero con la scusa di farsi passare per tali. Omicidi, rapine, stupri, pestaggi, processi sommari e illegali (e conseguenti condanne a morte senza alcuna prova oggettiva). Quanti uomini e donne sono stati ammazzati per comodo o interesse in una feroce caccia alle streghe di epoca moderna. Eppure una anacronistica associazione continua a difenderli come se fossero stati tutti santi ed eroi. La verità e la storia, raccontano una realtà ben diversa.
bruno drago
30 Maggio 2024 at 19:25
Mio padre si e fatto 5 anni della sua gioventù da militare e prigioniero perchè certa gente possa commentare cosi (povero padre)