Seguici su

Cronaca

Chiude la provinciale di Pavignano, previsti gravi disagi

Pubblicato

il

Meno quattro alla chiusura. Mercoledì, la strada provinciale 100 che da Biella porta in valle del Cervo chiuderà per un periodo di circa due mesi, durante i quali, verrà sistemato il tratto franato a seguito dell’alluvione di novembre dello scorso anno.

Meno quattro alla chiusura. Mercoledì, la strada provinciale 100 che da Biella porta in valle del Cervo chiuderà per un periodo di circa due mesi, durante i quali, verrà sistemato il tratto franato a seguito dell’alluvione di novembre dello scorso anno.  Quindi, tutto il traffico da e per la valle del Cervo verrà deviato attraverso Tollegno e Andorno Micca. Ma sarà anche la città di Biella a patirne le conseguenze, negative, a causa dell’impossibilità per molti di utiizzare via Ogliaro.
Se da una parte, la Provincia di Biella lamenta il fatto di non aver trovato molta collaborazione con i sindaci della valle, dall’altra c’è molta preoccupazione tra quanti hanno attività produttive e commerciali. Tra questi, ci sono i ristoratori dell’alta valle. «Per i turisti che non conoscono la strada alternativa sarà sicuramente un grande disagio – spiega Maria Ricelli  gestore del ristorante Antica Gragliasca di Rosazza -. sicuramente ci rimetteremo un bel po’ di incassi. Non sono molto fortunata, fino allo scorso anno gestivo un bar al Piazzo e la strada era chiusa per lavori, ora che mi sono spostata mi ritrovo nella stessa situazione». Alle sue parole fanno eco anche quelle di Laura Pagani del ristorante pizzeria Rosa bianca di Piedicavallo: «La chiusura della strada provinciale sicuramente creerà disagio. I nostri amministratori, devono capire che in valle si vive soprattutto di turismo, quindi i mesi in cui si lavora maggiormente sono quelli estivi. Speriamo che indipendentemente dai lavori ci sia lo stesso un po’ di movimento, ma se devo essere sincera ho i miei dubbi». Dello stesso parere è Caterina Autolitano, proprietaria del ristorante Il Gatto azzurro di Piedicavallo: «Già lo scorso  anno non possiamo dire di aver fatto una stagione con i fiocchi  – spiega -. Capisco che i lavori devono farli, ma sappiano almeno che aprendo un cantiere durante i mesi estivi, sacrificano sicuramente le attività produttive della valle. Sicuramente lavoreremo molto meno, ma quando sarà ora di pagare le tassa dovremo tirare fuori i soldi ugualmente. Secondo me, potevano optare per fare un senso unico alternato». Un po’ più pacati sono invece i toni di Stefano Moro gestore del ristorante La grotta verde di Campiglia Cervo: «Secondo me, la gente verrà su lo stesso. La maggior parte dei turisti hanno la casa in alta valle, quindi non rinunceranno a venire su. Comunque, ciò non toglie che i lavori potevano farli in un altro momento, ma alla fine hanno deciso, quindi è inutile arrabbiarsi».
Mauro Pollotti

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook