Cronaca
Carabinieri e Covid: controllate 35mila persone «Cittadini virtuosi, solamente 500 provvedimenti»
BIELLA – Biellesi virtuosi nel rispettare le diverse misure legate all’emergenza sanitaria per il “Covid 19”, durante la fase di lockdown, ma non solo. E’ questo il dato che emerge dal rapporto sui controlli effettuati dai carabinieri in tutta la provincia, dallo scorso mese di marzo ai primi giorni di settembre. I militari hanno effettuato un numero impressionante di verifiche. Le persone controllate sono state ben 35.320, nel corso di 3.899 servizi svolti sul territorio. A fronte di questi significativi dati presentati ieri mattina durante una conferenza stampa nel Comando provinciale dell’Arma, solo 218 cittadini sono stati sanzionati e 328 invece sono stati denunciati. Le più varie le ragioni dei diversi provvedimenti, dall’assembramento alla mancanza di mascherina.
I numeri relativi a questi sei mesi di attività, hanno portato il tenente colonnello Mauro Fogliani, comandante provinciale, a così fotografare quanto avvenuto: «Va precisato che il nostro lavoro è stato di supporto ai cittadini, che si sono trovati spesso in una condizione di difficoltà sia per l’emergenza sanitaria sia per interpretare le diverse norme che si sono succedute nel tempo. La nostra non è stata un’attività repressiva, bensì informativa e d’aiuto in un momento straordinario e complesso per tutti». Il comandante della caserma di via Rosselli, aggiunge: «I cittadini biellesi meritano un plauso per il loro comportamento. I dati confermano che la rete di solidarietà ha funzionato e, probabilmente, ha evitato problemi ulteriori a tanti cittadini deboli. Anche i carabinieri hanno fatto la loro parte, consegnando in diversi casi pacchi alimentari o medicinali a soggetti fragili».
Ovviamente gli uomini e le donne dell’Arma non si sono limitati a questo. Nel corso dei mesi di emergenza sanitaria, infatti, sono state controllate attività produttive e commerciali. In questo caso il report parla di ben 1.119 sopralluoghi, con 11 sanzioni e 3 chiusure provvisorie effettuate sul territorio biellese.
In un lungo periodo segnato dal crollo delle attività criminali, quindi, i carabinieri hanno concentrato il proprio lavoro sul “Covid 19”, impiegando tutte le proprie risorse: Arma territoriale, Nucleo ispettorato del lavoro, Nucleo anti-sofisticazioni, Forestale e Gruppo tutela agroalimentare.
«Un lavoro che spesso ci ha portato a dare più consigli che sanzioni – ha ancora aggiunto il tenente colonnello nell’incontro con i giornalisti -. Ci sono stati infatti molti casi di imprenditori o di titolari di attività commerciali che ci hanno ringraziato per il nostro lavoro di sollecitazione al completo rispetto di tutte le norme, non sempre ben recepite, e di consulenza». In questo senso i militari hanno effettuato verifiche, in materia di rischio di diffusione del virus, in aziende edili e farmacie, ma anche all’interno d’imprese tessili, meccaniche e alimentari. Il lavoro dei militari, ovviamente, non si ferma, anche in materia di “Covid 19”. E in vista della riapertura delle scuole e dello svolgimento del referendum nei vari seggi elettorali, stanno predisponendo tutte le azioni e le misure del caso.
p.l.b.
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