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Cronaca

Carabinieri arrestano un 26enne dopo un rocambolesco inseguimento

È scappato per diversi chilometri, aveva con sé eroina e cocaina

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Carabinieri arrestano un 26enne

È fuggito e ha tentato di dileguarsi per diversi chilometri: carabinieri arrestano un 26enne al termine di un lungo e rocambolesco inseguimento.

Carabinieri arrestano un 26enne alla guida di una Renault Master in Valle Elvo

Ormai da mesi i carabinieri della compagnia di Biella mantengono un presidio costante lungo le strade della Valle Elvo, interessate al fenomeno dello spaccio nei boschi. Alcuni giorni fa, sulla provinciale 338, nel territorio del comune di Torrazzo, una pattuglia della stazione di Occhieppo Superiore ha intimato l’alt ad una “Renault Master”, segnalata poco prima come sospetta da altri carabinieri appostati in zona.
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Non si è fermato all’alt ed è fuggito in direzione Ivrea, dando vita a un lungo inseguimento

L’uomo alla guida anziché fermarsi ha immediatamente accelerato, dandosi alla fuga ad alta velocità in direzione di Ivrea. I militari sono immediatamente saliti sull’auto di servizio dando l’allarme alla centrale operativa di Biella, che ha fatto convergere in zona altre pattuglie, e ha allertato la vicina compagnia di Ivrea, per far bloccare le strade di accesso a quel territorio. Dopo un inseguimento durato vari chilometri, a cui si sono unite una pattuglia della Radiomobile di Biella e una della stazione carabinieri di Ivrea, l’auto è stata bloccata.

L’automobilista 26enne aveva con sé eroina e cocaina

Alla guida vi era un 26enne, residente nel canavese, con precedenti per spaccio, e la perquisizione dell’auto ha fatto capire i motivi della fuga, quando nascosti in un vano i Carabinieri hanno trovato alcuni grammi di cocaina ed eroina, oltre che un coltello ed un taglierino.

L’uomo è stato quindi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, oltre che segnalato alla Prefettura di Biella per il possesso dello stupefacente, e, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di turno che coordina le indagini, portato in camera di sicurezza a Biella per il successivo giudizio per direttissima.

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