Biella
Cade un ponteggio, operai biellesi miracolosamente illesi
Tragedia sfiorata
Momenti di paura a Milano per due operai biellesi, dipendenti di un’azienda della provincia. Il ponteggio metallico sul quale stavano lavorando ha ceduto ed è infine crollato. E’ successo nei giorni scorsi in via Mario Borsa, nel quartiere San Leonardo.
Il video dell’incidente è stato rilanciato sul web da diverse testate. Sono immagini impressionanti, si vede l’imponente struttura, alta circa 40 metri, inclinarsi fino al punto di rottura, prima di cedere e precipitare al suolo. Il ponteggio, allestito per eseguire alcuni interventi sulla facciata di un grattacielo, è caduto intorno alle 17, scatenando incredulità tra le persone che hanno assistito alla scena dai condomini della zona. Miracolosamente quanto accaduto non ha provocato feriti. Nessuna conseguenza nemmeno per i tre lavoratori biellesi che si trovavano in cantiere, che non hanno avuto bisogno di essere portati al pronto soccorso.
Gli operai, ai primi segnali di cedimento, sarebbero infatti riusciti ad abbandonare il ponteggio entrando nell’edificio dalle finestre, per poi lanciare l’allarme e allertare anche il collega che si trovava a terra. Il crollo è avvenuto pochi minuti più tardi. In seguito all’incidente, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, due ambulanze del 118 e la polizia locale di Milano.
«I nostri due montatori specializzati – commentano i titolari dell’azienda, la biellese Csg – sono stati bravi a seguire tutte le procedure d’emergenza previste in queste situazioni, che consentono di ridurre al minimo i rischi anche quando si verificano rotture impreviste e imprevedibili come in questo caso. Dai primi rilievi pare infatti che si sia trattato di un cedimento strutturale che non poteva essere preventivato, considerando che la macchina era stata sottoposta a tutte le manutenzioni e le verifiche previste, sia dal punto di vista meccanico che da quello di certificazioni e documentazione. Ci teniamo a precisare questo aspetto, confermato anche dal fatto che né il cantiere né la macchina stessa sono stati posti sotto sequestro. L’azienda è leader nel settore a livello nazionale, ha oltre 150 macchinari, in trent’anni è la prima volta che succede un fatto del genere. Non si è trattato di un errore o di una valutazione sbagliata, ma dell’imprevedibile rottura di un componente del motore sinistro. Per fortuna nessuno si è fatto male e questa è l’unica cosa che conta».
Dall’azienda spiegano poi come non sia una coincidenza che i lavoratori non siano rimasti feriti: «Prevediamo sempre delle soluzioni di emergenza – chiariscono -, in questo caso si trattava di finestre lasciate aperte lungo tutta la lunghezza del ponteggio, che hanno permesso ai due montatori di bloccare tutte le parti elettriche e abbandonare la struttura quando hanno notato i primi segnali di cedimento. Hanno avuto anche il tempo di avvertire il collega che si trovava a terra facendolo allontanare, perché queste macchine sono progettate in modo che, anche in caso di guasti, non cadano giù repentinamente. Siamo particolarmente sensibili al tema della sicurezza nelle procedure di montaggio e smontaggio, investiamo in formazione costante. Anche l’assenza di danni nell’area sottostante non è casuale: provvediamo sempre a recintare e chiudere le zone dei cantieri in modo che nessuno possa in alcun modo accedervi».
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