Cronaca
Bruciati i sacrifici di una vita, ma non sono soli
Ha visto andare in fumo i sacrifici di una vita il proprietario della casa andata a fuoco a Sordevolo nella notte tra mercoledì e giovedì. Dell’abitazione, purtroppo, è rimasto ben poco: è completamente inagibile. Nella catastrofe, però, l’uomo ha trovato l’affetto, il sostegno e l’aiuto di un’intera comunità, quella sorevolese.
«Fin dalla prima notte – spiega il sindaco Riccardo Lunardon – abbiamo messo a sua disposizione un alloggio arredato. Capisco come possa sentirsi, anche perché so quanto sudore ha versato su quella casa. Ci ha lavorato una vita, l’ha tirata su curando ogni minimo particolare, mettendoci il cuore. Appena aveva un momento libero, lo dedicava alla casa. Fa male vedere tanto lavoro andare in fumo, fa ancora più male sapendo che è successo a una brava persona».
L’amministrazione si è quindi subito attivata per tentare almeno di ridurre al minimo i disagi: «Finché non avrà deciso cosa fare e come farlo, potrà restare nell’alloggio. Non c’è alcuna fretta».
Si tratta di uno degli appartamenti dell’Eurovillage: «Il gestore ha dato la massima disponibilità – ha spiegato ancora il primo cittadino -. A mezzanotte abbiamo acceso il riscaldamento e alle 2 lui e la sua compagna erano già al caldo in un alloggio arredato. Almeno possono sentirsi un po’ più protetti: sanno che possono iniziare a pianificare il domani senza doversi preoccupare di trovare subito un tetto da mettere sopra la testa. Come sordevolesi, abbiamo fatto capire che tutti insieme faremo ogni cosa possibile per dare loro una mano. Con il contributo di tanti, un po’ per volta, li aiuteremo. Adesso l’importante è non farli sentire soli».
L’incendio che ha devastato l’abitazione di Regione Prera è divampato verso le 19,30. Stando a quanto ricostruito finora da carabinieri e vigili del fuoco, le fiamme sono partite dal locale lavanderia, dove si trovava anche una stufa a pellet. A provocare il disastro potrebbe essere stato un malfunzionamento di un boiler a legna, ma le cause del rogo sono ancora in fase d’accertamento.
La cascina di proprietà del 64enne ha subito ingenti danni strutturali, nonostante i grandi sforzi dei vigili del fuoco. I pompieri, provenienti dal comando provinciale di via Santa Barbara, ma anche dai distaccamenti volontari di Cossato e Ponzone, hanno dovuto lavorare per diverse ore per riuscire ad avere ragione delle fiamme e a mettere in sicurezza tutta l’area. I proprietari di casa non hanno riportato ferite o intossicazioni da fumo, ma hanno assistito impotenti all’incendio.
Ha visto andare in fumo i sacrifici di una vita il proprietario della casa andata a fuoco a Sordevolo nella notte tra mercoledì e giovedì. Dell’abitazione, purtroppo, è rimasto ben poco: è completamente inagibile. Nella catastrofe, però, l’uomo ha trovato l’affetto, il sostegno e l’aiuto di un’intera comunità, quella sorevolese.
«Fin dalla prima notte – spiega il sindaco Riccardo Lunardon – abbiamo messo a sua disposizione un alloggio arredato. Capisco come possa sentirsi, anche perché so quanto sudore ha versato su quella casa. Ci ha lavorato una vita, l’ha tirata su curando ogni minimo particolare, mettendoci il cuore. Appena aveva un momento libero, lo dedicava alla casa. Fa male vedere tanto lavoro andare in fumo, fa ancora più male sapendo che è successo a una brava persona».
L’amministrazione si è quindi subito attivata per tentare almeno di ridurre al minimo i disagi: «Finché non avrà deciso cosa fare e come farlo, potrà restare nell’alloggio. Non c’è alcuna fretta».
Si tratta di uno degli appartamenti dell’Eurovillage: «Il gestore ha dato la massima disponibilità – ha spiegato ancora il primo cittadino -. A mezzanotte abbiamo acceso il riscaldamento e alle 2 lui e la sua compagna erano già al caldo in un alloggio arredato. Almeno possono sentirsi un po’ più protetti: sanno che possono iniziare a pianificare il domani senza doversi preoccupare di trovare subito un tetto da mettere sopra la testa. Come sordevolesi, abbiamo fatto capire che tutti insieme faremo ogni cosa possibile per dare loro una mano. Con il contributo di tanti, un po’ per volta, li aiuteremo. Adesso l’importante è non farli sentire soli».
L’incendio che ha devastato l’abitazione di Regione Prera è divampato verso le 19,30. Stando a quanto ricostruito finora da carabinieri e vigili del fuoco, le fiamme sono partite dal locale lavanderia, dove si trovava anche una stufa a pellet. A provocare il disastro potrebbe essere stato un malfunzionamento di un boiler a legna, ma le cause del rogo sono ancora in fase d’accertamento.
La cascina di proprietà del 64enne ha subito ingenti danni strutturali, nonostante i grandi sforzi dei vigili del fuoco. I pompieri, provenienti dal comando provinciale di via Santa Barbara, ma anche dai distaccamenti volontari di Cossato e Ponzone, hanno dovuto lavorare per diverse ore per riuscire ad avere ragione delle fiamme e a mettere in sicurezza tutta l’area. I proprietari di casa non hanno riportato ferite o intossicazioni da fumo, ma hanno assistito impotenti all’incendio.
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook