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Cronaca

Braccialetti elettronici, il secondo caso biellese

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Inizia a diffondersi l’utilizzo del braccialetto elettronico. Dopo il primo caso di un 23enne residente in città, che risale ad alcune settimane fa, un altro biellese ha accettato di farsi applicare il dispositivo di sorveglianza in alternativa a misure maggiormente restrittive della libertà.

Inizia a diffondersi l’utilizzo del braccialetto elettronico.

Dopo il primo caso di un 23enne residente in città, che risale ad alcune settimane fa, un altro biellese ha accettato di farsi applicare il dispositivo di sorveglianza in alternativa a misure maggiormente restrittive della libertà.

Si tratta di un uomo di 50 anni domiciliato a Viverone, finito nei guai per reati connessi alla ricettazione.

Nel caso in cui dovesse infrangere i limiti imposti dalla misura di custodia cautelare, la fascetta che gli è stata applicata alla caviglia invierebbe immediatamente un impulso alla centrale dei carabinieri. La stessa cosa succederebbe se tentasse di manometterla.

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