Bancarotta dell’autosalone di Cerreto, a giudizio il titolare

Il processo è stato rinviato al prossimo 10 febbraio

Il titolare dell’Autogestione San Maurizio, fallita quasi quattro anni fa, non si è presentato mercoledì mattina all’udienza preliminare per bancarotta fraudolenta aggravata. A rappresentarlo c’era l’avvocato Marco Romanello, che ha sostituito il collega di vercelli Roberto Scheda. Il giudice Claudio Ferrero ha deciso di rinviare il giudizio al prossimo 10 febbraio.

Secondo le accuse che gli vengono mosse, Filippo Fidossi avrebbe tenuto male la contabilità della ditta, con l’obiettivo di procurarsi un ingiusto profitto e di recare di conseguenza pregiudizio ai vari creditori. Inoltre sembra che l’uomo non abbia istituito i libri sociali, il libro inventari e il registro dei beni ammortizzabili e avrebbe distratto 21.500 euro che avrebbe dovuto rendere disponibili per soddisfare i vari creditori dell’impresa fallita.

Il capo d’imputazione sostiene che l’uomo abbia poi omesso di dichiarare alcuni beni da comprendere nell’inventario e abbia anche aumentato lo squilibrio economico della società, guardandosi dal richiederne il fallimento.

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