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Cronaca

Attenti ai venditori senza scrupoli

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Truffe, circonvenzione d’incapace, tecnica di vendita “aggressiva” ma lecita. A volte il confine può essere particolarmente labile.

Truffe, circonvenzione d’incapace, tecnica di vendita “aggressiva” ma lecita. A volte il confine può essere particolarmente labile. Nei giorni scorsi i carabinieri sono dovuti intervenire più volte dopo aver ricevuto diverse segnalazioni relative a potenziali truffatori che si aggiravano tra Pettinengo, Cossatese e valle di Mosso. Alla fine si trattava sempre di venditori “in regola”. Un primo allarme è scattato la mattina di mercoledì: “C’è un uomo che gira per le case di Pettinengo. Chiede di entrare in casa per verificare gli impianti del gas”. La particolare insistenza è la caratteristica sottolineata da alcuni residenti, che hanno descritto una scena riconducibile quasi a una violazione di domicilio. I militari si sono messi sulle tracce del veicolo usato per gli spostamenti da questo tecnico sospetto, una Renault Clio  intestata a un uomo di nazionalità albanese. Il 57enne, residente nel Bergamasco, risultava essere incensurato. I carabinieri hanno intercettato l’auto nel primo pomeriggio, mentre si trovava a Quaregna. A bordo c’era  il proprietario. Ai militari ha spiegato di essere nel Biellese per accompagnare alcuni ragazzi incaricati di promuovere dei rilevatori di gas per una ditta lombarda. Effettivamente, dal controllo successivo, è risultato essere tutto in regola. Insieme a lui, però, c’era un ventenne con la fedina penale meno limpida. Il ragazzo, residente nel Bergamasco, aveva dei precedenti per truffa ai danni di anziani proprio in merito alla vendita di rilevatori del gas. Un’altra segnalazione simile è arrivata giovedì da Vigliano, questa volta per un marocchino di 31 anni. Anche lui aveva precedenti per truffa, ma risultava essere al servizio di una ditta specializzata.
Difficile giudicare con certezza i metodi utilizzati per strappare un contratto. Tuttavia spesso, quando il compratore è particolarmente in là con gli anni, quella che potrebbe essere una normale vendita si può avvicinare parecchio alla circonvenzione d’incapace, qualora l’acquirente non sia capace di intendere e di volere. Come dimostra l’ultima segnalazione ricevuta dal 112 nella serata di mercoledì. A contattare i carabinieri è stato il figlio di un pensionato di Valle Mosso. Nelle ore precedenti un venditore si era presentato a casa del padre e gli aveva fatto firmare un contratto. L’anziano avrebbe dovuto corrispondere alcune centinaia di euro, ma non avendo con sé contanti aveva staccato un assegno per la cifra pattuita. Peccato che non gli fosse ben chiaro che tipo di accordo avesse stipulato. In questi casi esiste comunque il diritto di recesso, però vale la pena di fare estrema attenzione perché anche quando non si tratta di truffe, la fregatura può essere dietro l’angolo.

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