Seguici su

Cronaca

AGGIORNAMENTO – Cadavere ritrovato a Cavaglià

Pubblicato

il

Un cadavere nascosto in una valigia abbandonata a pochi metri da una strada percorsa quotidianamente da macchine e persone: è mistero per i resti di un corpo in avanzato stato di decomposizione trovato da alcuni cacciatori nelle campagne tra Cavaglià e Alice Castello. Il corpo, ridotto quasi solo più a un cumulo di ossa ma non fatto a pezzi, era rannicchiato all’interno della valigia, trovata tra i rifiuti e la sterpaglia che cresce abbondante sotto al cavalcavia della bretella autostradale di Santhià, in in zona Sorti, vicino alla discarica di Alice Castello.

Sul corpo, stando ai primi riscontri, non ci sarebbero segni di violenza, accoltellamento o colpi di pistola. Lo stato avanzato di decomposizione fa presumere che la morte sia avvenuta da diverso tempo, ma non ha permesso agli investigatori di accertare il sesso della vittima: solo l’autopsia, disposta dalla procura di Vercelli, potrà chiarire se i resti umani appartengono a un uomo o una donna, e appurare se l’individuo è stato vittima di violenze.

Il ritrovamento della valigia è avvenuto sabato mattina, ma la notizia è stata diffusa dalle forze dell’ordine solo ieri. A trovare i resti sono stati alcuni cacciatori, che hanno avvisato i carabinieri solo in serata, a distanza di diverse ore dalla macabra scoperta; a richiamare l’attenzione è stata anche la puzza nauseabonda che proveniva dalle sterpaglie.
Gli investigatori, al momento, non escludono alcuna pista.

Nelle scorse ore gli inquirenti hanno anche verificato eventuali denunce di scomparsa di persone nelle province di Torino, Biella e Vercelli, essendo stato trovato il corpo in zona a cavallo dei tre territori. “Attualmente nell’area di mia competenza non risultano denunce di persone scomparse”, commenta Luigi Bondonno, sindaco di Alice Castello. Il primo cittadino è stato sul luogo nelle ore successive alla scoperta dei resti.   

Le indagini sono state affidate al sostituto procuratore di Vercelli Francesco Alvino. La procura ha chiamato per l’esame autoptico un professionista esperto di ritrovamenti di questo genere: in questo modo si potrà fare maggiore chiarezza sul sesso della persona morta, sulle cause e sui tempi del decesso.

Un cadavere nascosto in una valigia abbandonata a pochi metri da una strada percorsa quotidianamente da macchine e persone: è mistero per i resti di un corpo in avanzato stato di decomposizione trovato da alcuni cacciatori nelle campagne tra Cavaglià e Alice Castello. Il corpo, ridotto quasi solo più a un cumulo di ossa ma non fatto a pezzi, era rannicchiato all’interno della valigia, trovata tra i rifiuti e la sterpaglia che cresce abbondante sotto al cavalcavia della bretella autostradale di Santhià, in in zona Sorti, vicino alla discarica di Alice Castello.

Sul corpo, stando ai primi riscontri, non ci sarebbero segni di violenza, accoltellamento o colpi di pistola. Lo stato avanzato di decomposizione fa presumere che la morte sia avvenuta da diverso tempo, ma non ha permesso agli investigatori di accertare il sesso della vittima: solo l’autopsia, disposta dalla procura di Vercelli, potrà chiarire se i resti umani appartengono a un uomo o una donna, e appurare se l’individuo è stato vittima di violenze.

Il ritrovamento della valigia è avvenuto sabato mattina, ma la notizia è stata diffusa dalle forze dell’ordine solo ieri. A trovare i resti sono stati alcuni cacciatori, che hanno avvisato i carabinieri solo in serata, a distanza di diverse ore dalla macabra scoperta; a richiamare l’attenzione è stata anche la puzza nauseabonda che proveniva dalle sterpaglie.
Gli investigatori, al momento, non escludono alcuna pista.

Nelle scorse ore gli inquirenti hanno anche verificato eventuali denunce di scomparsa di persone nelle province di Torino, Biella e Vercelli, essendo stato trovato il corpo in zona a cavallo dei tre territori. “Attualmente nell’area di mia competenza non risultano denunce di persone scomparse”, commenta Luigi Bondonno, sindaco di Alice Castello. Il primo cittadino è stato sul luogo nelle ore successive alla scoperta dei resti.   

Le indagini sono state affidate al sostituto procuratore di Vercelli Francesco Alvino. La procura ha chiamato per l’esame autoptico un professionista esperto di ritrovamenti di questo genere: in questo modo si potrà fare maggiore chiarezza sul sesso della persona morta, sulle cause e sui tempi del decesso.

 

Seguiranno ulteriori aggiornamenti

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook