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Cronaca

Addio a Salvatore Contini, pastore, minatore e presidente Anffas

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Ieri pomeriggio si è spento a 93 anni Salvatore Còntini, di Silanus (Nuoro). Lascia la sua compagna Severina, il fratello Gavino e i numerosi nipoti.

Ieri pomeriggio si è spento a 93 anni Salvatore Còntini, di Silanus (Nuoro). Lascia la sua compagna Severina, il fratello Gavino e i numerosi nipoti.

Oggi, alle 20, recita del Rosario nella parrocchiale di Pettinengo. Domani, alle 10, nella stessa chiesa, il rito e l’accompagnamento funebre.

Pastore e minatore nel Sulcis, a soli 14 anni; prigioniero nel 1943 in Sicilia dopo lo sbarco alleato, scappa dal campo inglese per tornare in Sardegna. Giunto nella sua Isola, è richiamato al fronte con l’VIII Armata inglese per combattere a Montecassino e a Imola, sulla Linea Gotica, entrando tra i primi nella Bologna liberata.

Nel 1948, decide di lasciare la sua terra e raggiunge la sorella Agostina a Pettinengo. Fondatore della sezione del locale partito socialista, restituì con relativo telegramma la tessera quando si scoprirono le ruberie craxiane.

Salvatore ha dedicato la sua vita agli altri, impegnandosi assiduamente per suo fratello Gavino, disabile dalla nascita, di cui si è fatto completamente carico aderendo, già dal 1976, alla struttura ANFFAS di Biella, poi a quella di Gaglianico, divenendone il presidente.

Battista Saiu

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