Addio a Elisa Bolzonello, Ronco ha perso una delle sue figure storiche

RONCO BIELLESE – E’ scomparsa nei giorni scorsi una delle figure più note di Ronco Biellese, Elisa Bolzonello. La simpatica nonnina di 93 anni si è spenta proprio come avrebbe voluto, in serenità, mentre si trovava nel suo letto.

Era una persona carismatica, sempre molto attiva su tanti fronti. Arrivò a Ronco Biellese quando aveva solamente due anni. Una famiglia contadina che riuscì ad integrarsi subito. Viveva nella zona delle cascine a frazione Valgrande, una di quelle famiglie d’un tempo, quando ancora ci si sedeva tutti insieme a tavola davanti alle polente fumanti.

«Si andava a scuola a piedi – aveva commentato Elisa durante un’intervista rilasciata al nostro bisettimanale qualche mese fa -, attraversando i vari dirupi. Nel mentre si dava una mano in casa accudendoci a vicenda. Poi scoppiò la Seconda Guerra mondiale. Ricordo come fosse ieri quella tremenda giornata del 27 agosto del 1944, quando per via di una rappresaglia nazi-fascista furono bruciate 18 case, tra cui quella dell’allora sindaco Disama Penna e di don Luigi Zanone e fu ucciso Pierino Bona, il barbiere del paese».

La donna iniziò a lavorare all’età di 16 anni da Rivetti. Da Ronco tutti i giorni raggiungeva Biella a piedi. Si sposò con Luigi il 15 di settembre del 1963. Dalla loro unione nacque Carlo. Rimase vedova nel 1971, Luigi morì a causa di una grave malattia polmonare a soli 51 anni.

«Elena era una donna strepitosa – con queste parole la ricorda il sindaco di Ronco Biellese, Carla Moglia -. La conoscevo molto bene perché eravamo parenti. Aveva un carattere duro, sapeva il fatto suo. Malgrado l’età, era ancora in grado di accudire se stessa. Abbiamo perso un bel personaggio, diciamo storico, del paese».

Elena ha lasciato nel dolore il figlio Carlo.

Mauro Pollotti

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