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A terra sanguinante, dice di essere stato aggredito. Ma non è vero

Simula un’aggressione nel centro di Cossato. Scoperto dai Carabinieri in meno di 24 ore. In realtà era semplicemente caduto

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COSSATO – Simula un’aggressione nel centro di Cossato. Scoperto dai Carabinieri in meno di 24 ore.

Aveva destato l’attenzione degli inquirenti il rinvenimento nella tarda serata di martedì di un uomo a terra sanguinante e con il volto tumefatto.

Trovato a terra sanguinante, viene portato all’ospedale e dice di essere aggredito

Trasportato all’Ospedale di Ponderano, dove era stato sottoposto alle cure del caso prima di essere dimesso con una prognosi di 10 giorni per gli evidenti traumi riportati, l’uomo aveva riferito di essere stato brutalmente aggredito da uno sconosciuto, tanto da allarmare i militari dell’Arma che si erano subito attivati per individuare il presunto autore del grave gesto.

Le indagini dei carabinieri per trovare l’aggressore

Data l’inspiegabile violenza dell’episodio che lasciava aperte tutte le diverse interpretazioni investigative, senza perdere tempo prezioso i Carabinieri della Compagnia di Cossato avevano riservatamente messo in campo tutte le risorse a disposizione attivando il personale del Nucleo Operativo, dell’Aliquota Radiomobile e della Stazione in modo da raccogliere ogni elemento utile per poter ricostruire integralmente la vicenda.

Smontata la sua versione, ammette di essersi inventato tutto: era semplicemente caduto

L’attività certosina svolta dai militari attraverso l’immediata escussione dei testimoni e l’analisi accurata delle immagini degli impianti di videosorveglianza presenti nel centro cittadino ha consentito di ricostruire gli spostamenti del denunciante, così da verificare e smontare punto per punto le lacunose dichiarazioni da lui rese. Messo alle strette dalle serrate domande degli investigatori, il soggetto, un 55enne della zona, non ha potuto far altro che ammettere di essersi inventato tutto e che i traumi da lui riportati erano frutto di una caduta accidentale.

Rientrato l’allarme, dal Comando di via Marconi sarà inviato un dettagliato rapporto sull’accaduto alla Procura della Repubblica di Biella.

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