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Cronaca

A Biella pochi incidenti

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Va a Biella lo scettro della provincia più virtuosa del Piemonte per quanto riguarda gli incidenti stradali. I dati numerici riguardanti il 2013 non solo la collocano all’ultimo posto regionale per numero di incidenti, feriti e morti sulla strada, ma rilevano un calo deciso rispetto agli anni precedenti. Gli incidenti avvenuti sul territorio provinciale sono 343, trenta in meno rispetto al 2012, i feriti 433 contro 501 e i morti sono calati da 9 a 4. La diminuzione avviene su dati già bassi in partenza, soprattutto se confrontati con quelli delle altre province, tanto che il capoluogo biellese viene considerato polo virtuoso, sia per il comportamento di chi si mette al volante, sia per l’opera di prevenzione e monitoraggio che viene portata avanti fin dal 1997. Volendo confrontare la situazione con quella delle vicine di casa, a Vercelli gli incidenti nel 2013 sono stati 414, da cui sono usciti 573 feriti e 13 morti. A Novara si parla invece di 1061 incidenti, 1438 feriti e 19 morti.

Va a Biella lo scettro della provincia più virtuosa del Piemonte per quanto riguarda gli incidenti stradali. I dati numerici riguardanti il 2013 non solo la collocano all’ultimo posto regionale per numero di incidenti, feriti e morti sulla strada, ma rilevano un calo deciso rispetto agli anni precedenti. Gli incidenti avvenuti sul territorio provinciale sono 343, trenta in meno rispetto al 2012, i feriti 433 contro 501 e i morti sono calati da 9 a 4. La diminuzione avviene su dati già bassi in partenza, soprattutto se confrontati con quelli delle altre province, tanto che il capoluogo biellese viene considerato polo virtuoso, sia per il comportamento di chi si mette al volante, sia per l’opera di prevenzione e monitoraggio che viene portata avanti fin dal 1997. Volendo confrontare la situazione con quella delle vicine di casa, a Vercelli gli incidenti nel 2013 sono stati 414, da cui sono usciti 573 feriti e 13 morti. A Novara si parla invece di 1061 incidenti, 1438 feriti e 19 morti.

E se giustamente si potrebbe fare l’obiezione che, trattandosi di città più grandi, è ovvio che il numero di morti o feriti sulla strada sia maggiore, non si può dire lo stesso di una provincia come Verbano Cusio Ossola, in cui nonostante la popolazione totale sia inferiore rispetto a quella biellese, gli incidenti salgono a 390, i feriti a 517 e i morti a 7. In provincia di Biella è attivo il Piano Provinciale di Sicurezza Stradale, che ricalca le disposizioni regionali e nazionali per quanto riguarda la gestione del delicato settore. Si tratta di uno strumento per raccogliere e monitorare i dati e sulla base degli stessi indirizzare gli interventi necessari sul territorio, nonché smistare i finanziamenti ai vari Comuni.

All’interno del piano fondamentale è il lavoro dell’Osservatorio dell’incidentalità, che si occupa della lettura dei dati che raccontano dove, come, quando e perché gli incidenti sulle strade biellesi avvengono. I dati vengono raccolti dall’Istat e grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine locali (carabinieri, polizia stradale, vigili urbani) e la loro analisi e sovrapposizione ha consentito nel corso degli anni non solo di constatare il costante calo, dal 2000 in poi, nel numero dei sinistri biellesi, ma anche di stabilire a quali interventi sulle strade fosse necessario dare la priorità di intervento (720 chilometri è l’estensione totale della rete stradale della provincia, di cui 628 sono strade provinciali).

Sulle strade provinciali sono stati realizzati interventi di vario genere, moltissimi per sostituire ai preesistenti incroci delle rotatorie che abbassassero il rischio incidentale. Annualmente l’osservatorio pubblica una dettagliata relazione sulla tipologia, le circostanze e il contesto in cui gli incidenti monitorati avvengono: per ricavarne un’analisi esaustiva e soprattutto utile per la gestione della sicurezza stradale vengono incrociati fattori diversi, dal numero e tipologia di veicoli coinvolti all’età e il sesso del conducente, dal luogo in cui l’incidente ha avuto luogo (la maggior parte avvengono nei comuni maggiori, ossia Biella, Cossato Gaglianico, Vigliano) all’ora e il giorno della settimana.

Gaia Quaglio

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