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Tinteggiare le pareti interne significa restyling

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Tinteggiare le pareti interne? Se nella vostra testa da un po’ di tempo si è insinuata l’idea di realizzare un restyling della vostra abitazione, dovete aver ben chiaro da dove partire. E il punto di avvio spesso è proprio la tinteggiatura delle pareti. Insomma, un vero e proprio restauro passa sicuramente anche dalle pareti di casa vostra. Troppi rimandi? Troppe volte avete detto «no forse non è ancora il momento», oppure «no, è una spesa che non posso affrontare in questo periodo». Bene, per tanti però sarà arrivato il momento di farlo. E allora che lo si faccia bene per davvero, senza puntare su soluzioni scadenti. Indicativamente per un interno si tende a ritinteggiare le pareti ogni sette anni (ma è facile tirare fino ai dieci), prima che l’ammaloramento diventi davvero significativo.

Tinteggiare le pareti interne

Se scegliete di puntare sulla qualità ovviamente dovrete essere disposti ad aprire il portafogli per pagare un imbianchino. Altrimenti armatevi di pennelli, rulli e vernici: ma anche in questo caso è bene puntare su prodotti di prima scelta, su colorifici in grado di darvi consigli intelligenti e concreti. I periodi migliori sono la primavera e l’estate di modo tale da poter tenere aperte porte e finestre (tendenzialmente da aprile ad ottobre): va da sé che proprio ora ci troviamo nel momento corretto per prendere la decisione. Ed iniziare a programmare l’intervento di restyling. Da dove iniziare dunque?

Partiamo dalla cameretta

Se avete dei bambini sono sicuramente i loro gli ambienti da cui cominciare la tinteggiatura. Se scegliete di intervenire soltanto su alcune stanze e non sulla totalità della casa allora le camere dei piccoli avranno sicuramente la preferenza. Procedendo con la tinteggiatura le pareti torneranno praticamente nuove: così facendo gli ambienti saranno rinfrescati, donando loro un aspetto sano e pulito. Non si tratta ovviamente solo di colore, perché si procederà anche all’eventuale stuccatura di crepe, all’intervento su problematiche legate a umidità e muffe oppure alla rasatura di superfici che non risultano perfettamente lisce. Attenzione massima va anche riservata agli infissi e ad eventuali inserti in legno. Dai dettagli si riconosce un professionista: un imbianchino di qualità sa perfettamente dove mettere le mani.

L’importanza del colore

Arriva poi il momento della scelta del colore con cui tinteggiare le pareti interne: qualcun altro invece riconfermerà i precedenti colori, qualcuno vorrà cambiare ciò che aveva in precedenza. Facendo ovviamente attenzione all’arredamento circostante, per non andare a creare un risultato finale di poco gusto. Una parete moderna non può prescindere dal grigio, spaziando da quello più intenso alla sua sfumatura più chiara. Il lime, tendente al verde, non è più una novità, dato che ormai è sulla cresta dell’onda da qualche anno. Se siete invece a caccia di tonalità ancora più originali i vostri occhi allora potrebbero illuminarsi con il rosa e il bordeaux.

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