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Spacca una scopa contro l’addetto Seab e sfonda il parabrezza del furgone

Fermato ed espulso.

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Spacca una scopa contro l’addetto Seab e sfonda il parabrezza del furgone

Spacca una scopa contro l’addetto Seab e sfonda il parabrezza del furgone.

Spacca una scopa contro l’addetto Seab e sfonda il parabrezza del furgone

Ha dato di matto all’improvviso, forse perché disturbato dal rumore del mezzo della Seab. O forse perché l’operatore, in quel momento intento a vuotare i cestini, gli ha chiesto di spostarsi per poter fare il proprio lavoro.
Non si sa di preciso cosa abbia fatto scattare la violenza, l’unica certezza è che un giovane nigeriano ha sfogato la sua ira contro l’incolpevole addetto dell’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti.
È successo giovedì mattina nei giardini di via Carso, quelli di fronte al supermercato Aldi.

Il giovane africano ha afferrato una scopa e ha aggredito il dipendente Seab, che si è abbassato e ha alzato il braccio per proteggersi la testa, ricevendo così il colpo tra il fianco e l’ascella. L’impatto è stato violento, abbastanza da provocare la rottura della scopa stessa. A quel punto lo sventurato netturbino, preoccupato per la propria incolumità, si è allontanato di qualche metro. Il giovane aggressore ha quindi cambiato bersaglio, afferrando una paletta di ferro del mezzo Seab e sfondando il finestrino anteriore e uno di quelli laterali per poi allontanarsi. Essendo ancora molto presto, sul posto c’era soltanto un’altra persona, una pensionata a spasso con il cane, che è subito scappata per la paura.

Nel frattempo però era scattato l’allarme al 112. È stato lo stesso operatore Seab a seguire da lontano il giovane uomo e a segnalarne gli spostamenti alle volanti, che sono riuscite a intercettarlo poco dopo e poco distante. I poliziotti lo hanno infatti fermato nella vicina via Torino. Fin dal primo controllo, il nigeriano è risultato sprovvisto di documenti. Dato che si mostrava poco collaborativo con gli agenti, è stato portato negli uffici della Questura.

Dai successivi accertamenti è emerso che l’uomo, oltre ad avere diversi precedenti penali, era destinatario di un “ordine di abbandonare il territorio nazionale”, emesso nel mese di maggio dal questore di Torino. Nel primo pomeriggio dello stesso giorno, dunque, con decreto del questore Delia Bucarelli, gli agenti hanno provveduto all’accompagnamento del cittadino straniero, irregolare sul territorio, al Centro di Permanenza per i Rimpatri di Torino.

«Il nostro operatore sta bene – rassicura il presidente di Seab, Gabriele Bodo Sasso -, non ha riportato ferite gravi. Per fortuna si tratta di un episodio isolato, però è chiaro che quando si viene aggrediti in questo modo, senza motivo, si rimane scossi. Ovviamente c’è un po’ di timore a lavorare in certe zone o in posti isolati, perché i nostri addetti oltretutto operano in orari in cui spesso c’è poca gente in giro. È vero che può succedere anche in pieno giorno e in mezzo alle persone, però chiaramente quando si è da soli ci si sente più vulnerabili».

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4 Commenti

1 Commento

  1. Lello

    10 Luglio 2025 at 7:57

    Deportazione immediata e divieto di ritornare nel nostro Paese. E questo per non riservare altri trattamenti a questa feccia.

    • ettore

      10 Luglio 2025 at 8:07

      va buttato nell inceneritore

      • Lello

        10 Luglio 2025 at 12:42

        Magari si potesse…

  2. giacomo

    10 Luglio 2025 at 13:54

    Prossima risorsa dei PDIOTI alle prossime elezioni…

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