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Biella

Droga e cellulari in carcere: in 39 rischiano il processo

Nei guai detenuti, parenti e agenti della polizia penitenziaria

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Droga e cellulari in carcere: in 39 rischiano il processo

Droga e cellulari in carcere: in 39 rischiano il processo

 

Traffici illeciti all’interno della casa circondariale di Biella dal 2019 al 2023 con smercio di tabacchi, spaccio di anabolizzanti e sostanze stupefacenti. Senza contare l’introduzione di microtelefoni e smartphone. Una attività illecita che ha coinvolto detenuti, parenti e personale della polizia penitenziaria. L’indagine condotta dalla squadra mobile e coordinata dalla Procura di Biella ha coinvolto 39 persone. Nei loro confronti è stata presentata lo scorso 23 maggio la richiesta di rinvio a giudizio per 85 capi di imputazione.
In particolare devono rispondere di introduzione e cessione di sostanze stupefacenti tipo hashish, cocaina, eroina, crack, farmaci oppioidi, anabolizzanti, ma anche cellulari e sim card. Contestati poi i reati di falso in atto pubblico, estorsione, ricettazione, istigazione alla corruzione, arresto illegale, corruzione per un atto contrario ai propri doveri.
Intanto dalla data del deposito da parte del pubblico ministero dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari (il 6 dicembre 2023), alla data del deposito della richiesta di rinvio a giudizio (il 23 maggio 2024) il numero degli indagati si è ridotto grazie alla definizione del procedimento con rito del patteggiamento da parte di 25 soggetti. Altri hanno deciso per riti alternativi sulla base degli elementi di prova acquisiti in seguito anche a numerose testimonianze assunte, sequestri effettuati. Alcune posizioni sono state oggetto di richieste di archiviazione. “Il quadro probatorio così raggiunto – spiega il procuratore capo Teresa Angela Camelio- e ritenuto meritevole del vaglio dibattimentale, rafforzato dei raggiunti accodi in sede di patteggiamento anche in relazione agli episodi corruttivi, conferma la fondatezza dell’impostazione delle indagini sin dall’inizio con l’emissione di 54 misure cautelari”.

 

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