Attualità
Donati gli organi di una giovane donna, 5 persone possono nuovamente guardare al futuro con fiducia
«Con questo gesto abbiamo voluto trasformare il dolore che ci ha colpiti in vita, perché Barbara potesse dare speranza ad altre persone»
BIELLA – Nei giorni scorsi all’Ospedale di Biella è stato effettuato un prelievo multiorgano e multitessuto da una giovane donna deceduta per causa improvvisa nel reparto di Rianimazione. Questo importante prelievo è stato reso possibile grazie alla grande generosità della famiglia, che ha immediatamente proposto di donare gli organi affinché altre persone ne potessero beneficiare. Si è quindi subito attivato il complesso percorso che porta alla donazione degli organi.
Tutto l’Ospedale ha lavorato con grande professionalità e sinergia per concretizzare la volontà dei famigliari. Il Blocco Operatorio è stato coinvolto per 20 ore, con l’avvicendamento al tavolo operatorio delle équipe di Chirurgia Toracica, Epatica, Urologica, Oculistica, Dermatologica e Ortopedica. Due équipe infermieristiche del Blocco Operatorio, composte ognuna da strumentista, infermiera di anestesia e operatore sociosanitario, hanno ininterrottamente garantito il loro supporto all’intervento.
L’organizzazione complessiva dell’Ospedale ha inoltre permesso di svolgere in contemporanea l’attività chirurgica in elezione e in urgenza senza rinvii o ritardi.
Il Centro Regionale Trapianti della Regione Piemonte ha comunicato che la donazione si è concretizzata in cinque trapianti: cinque persone e altrettante famiglie che possono nuovamente guardare al futuro con speranza.
«Desidero esprimere un ringraziamento sentito alla famiglia che ha reso possibile questo prelievo – afferma la dottoressa Luigina Bono, Referente facente funzione aziendale ASLBI per la Donazione di Organi e Tessuti – Un ringraziamento particolare va al personale Pronto Soccorso, agli operatori del reparto di Anestesia e Rianimazione diretto dal dottor Claudio Pissaia, ai colleghi di Radiologia, Cardiologia, Laboratorio Analisi, Direzione Sanitaria e al personale del Blocco Operatorio. Tutto l’Ospedale ha lavorato con grande professionalità e sinergia per concretizzare la volontà dei familiari».
«Un doveroso pensiero va alle nostre équipe per l’impegno e la professionalità, ma la “protagonista” principale di questa storia è la famiglia che ha permesso il prelievo di organi, dimostrando con generosità che anche in un momento drammatico è possibile fare del bene a tante persone – commenta il dottor Pissaia – È stato un esempio per tutti importantissimo».
“In questa tragedia non avremmo potuto incontrare in ospedale professionisti migliori, persone prima che operatori sanitari, che ci hanno accolto condividendo il nostro dolore e accompagnandoci nella scelta più giusta che avremmo potuto fare per Barbara. – queste le parole fatte pervenire a nome della famiglia – Agli operatori di tutti i reparti dell’Ospedale di Biella va il più sentito ringraziamento per la sensibilità, l’umanità e la dedizione che hanno dimostrato nei nostri confronti.
Con questo gesto abbiamo voluto trasformare il dolore che ci ha colpiti in vita, perché Barbara potesse dare speranza ad altre persone. La ricorderemo per quanto di bello ha realizzato nella sua esistenza e per tutte le persone a cui era legata. Sorrideva con gli occhi, credeva nella vita e nell’altruismo, amava il suo lavoro ed era legatissima alla sua famiglia. Grazie a questa scelta, avremo sempre il conforto del fatto che la sua vita ha trovato compimento in un Dono”.
L’Ospedale di Biella è uno dei 34 ospedali che costituiscono la “Rete dei Trapianti” di Piemonte e Valle d’Aosta, una realtà che da sempre si distingue in Italia per l’importante numero di donazioni e per l’eccellenza trapiantologica. Al 1° dicembre 2021 in Piemonte e Valle d’Aosta i donatori di organi sono stati 130, di cui 4 nell’Ospedale biellese.
La dottoressa Bono intende infine fornire alcune informazioni in merito alla donazione degli organi, in modo da chiarire dubbi e perplessità:
1. la donazione degli organi è gratuita: la famiglia del donatore non riceve denaro né i riceventi pagano per essere trapiantati;
2. esistono numerose patologie per le quali l’unica cura è rappresentata dal trapianto d’organo;
3. le conoscenze e i risultati acquisiti negli ultimi vent’anni hanno permesso di restringere le controindicazioni alla donazione degli organi. Ogni volta che c’è un possibile donatore il medico della Rianimazione valuta con il Centro Regionale Trapianti che non vi siano malattie trasmissibili con il trapianto dal donatore ai riceventi;
4. l’età non è un limite alla donazione: si eseguono prelievi d’organo anche in persone che hanno superato gli 80 anni di età e il trapianto di fegato e dei reni ha ottimi risultati. A oggi permane la limitazione a 79 anni per la donazione delle cornee;
5. i pazienti candidati a trapianto d’organo sono inseriti in una lista d’attesa;
6. si parla di “Rete dei Trapianti”: i singoli ospedali fanno capo al Centro Regionale Trapianti che a sua volta fa capo al Centro Nazionale Trapianti;
7. il percorso donazione-trapianto inizia proprio negli ospedali con l’identificazione del possibile donatore. Ne consegue la collaborazione con il Centro Regionale Trapianti, che guida nella valutazione dell’idoneità del donatore per evitare la trasmissione di patologie e che provvede ad allocare gli organi in base alla compatibilità e all’urgenza dei riceventi.
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