Attualità
All’ospedale di Biella il 70% dei ricoverati non è vaccinato
Intervista al dott. Massimo Bertoletti
“Il vaccino è un’arma efficace e indispensabile contro il Covid. Sono in gran parte persone non vaccinate a essere ricoverate in Ospedale per gravi casi di infezione”. Lo dice il dottor Massimo Bertoletti, Responsabile Pneumologia e Allergologia ASLBI, analizza l’attuale situazione legata alla pandemia e smentisce la fake news secondo la quale gli ospedali avrebbero vantaggi economici nel ricoverare i pazienti positivi al virus
“I dati legati all’attuale recrudescenza del Covid, sul territorio e in ambito nazionale – spiega il medico -, stanno dimostrando l’efficacia dei vaccini per contrastare gravi ripercussioni sulle persone che contraggono l’infezione. Nonostante la crescita dei contagi nelle ultime settimane infatti sono 3 i pazienti ricoverati in Terapia Intensiva all’Ospedale di Biella, su un totale di 91 degenti positivi al virus (il 70% circa dei ricoverati non è vaccinato)”.
Cosa stiamo osservando in questa quarta ondata
«Osserviamo innanzitutto che i pazienti che vengono ricoverati sono per la grande maggioranza dei casi non vaccinati, più dei due terzi. Si tratta di pazienti tendenzialmente più giovani rispetto alle ondate precedenti e con decorsi complicati, quindi con problematiche che possono essere importanti. Molti di questi necessitano di casco per la respirazione perché se dovessero peggiorare finirebbero in Rianimazione, con il rischio di non sopravvivere. Poi ci sono le complicazioni del Covid, che significa non solo avere la polmonite, ma anche indici metabolici che cominciano ad alterarsi, comparsa di diabete, alterazioni della funzionalità renale ed epatica».
«Osserviamo innanzitutto che i pazienti che vengono ricoverati sono per la grande maggioranza dei casi non vaccinati, più dei due terzi. Si tratta di pazienti tendenzialmente più giovani rispetto alle ondate precedenti e con decorsi complicati, quindi con problematiche che possono essere importanti. Molti di questi necessitano di casco per la respirazione perché se dovessero peggiorare finirebbero in Rianimazione, con il rischio di non sopravvivere. Poi ci sono le complicazioni del Covid, che significa non solo avere la polmonite, ma anche indici metabolici che cominciano ad alterarsi, comparsa di diabete, alterazioni della funzionalità renale ed epatica».
L’importanza del vaccino per difendersi da sintomatologie gravi
«Il vaccino è indispensabile, è l’unica arma veramente efficace. Un conto è sviluppare la malattia a casa con un decorso simile a un’influenza, diverso è finire in ospedale con un decorso tipico dei non vaccinati. I 5 milioni di persone non vaccinate, circa il 10% della popolazione italiana, condizionano gravemente i ricoveri perché occupano in gran parte i posti letto sia nelle Terapie Intensive che nei reparti ordinari».
«Il vaccino è indispensabile, è l’unica arma veramente efficace. Un conto è sviluppare la malattia a casa con un decorso simile a un’influenza, diverso è finire in ospedale con un decorso tipico dei non vaccinati. I 5 milioni di persone non vaccinate, circa il 10% della popolazione italiana, condizionano gravemente i ricoveri perché occupano in gran parte i posti letto sia nelle Terapie Intensive che nei reparti ordinari».
Le fake news sui “ricoveri ben remunerati”
«Quella secondo cui gli ospedali trarrebbero dei vantaggi economici nel ricoverare i pazienti Covid è una fake news che va sfatata. Il turn over nelle strutture è sostenuto perché tutti pazienti ristabiliti vengono immediatamente dimessi a domicilio o trasferiti in reparti a minore intensità, visto il numero di altre persone che hanno bisogno di cure per lo stesso motivo. Inoltre si fa di tutto per tenere fuori queste persone dall’ospedale e i trattamenti con gli anticorpi monoclonali hanno proprio questa funzione. Quindi si fa di tutto per trattenere il meno possibile i pazienti ricoverati, oltre che per ricoverarne il minor numero, per non intasare le strutture. Il che comporta un surplus di lavoro da parte degli operatori».
«Quella secondo cui gli ospedali trarrebbero dei vantaggi economici nel ricoverare i pazienti Covid è una fake news che va sfatata. Il turn over nelle strutture è sostenuto perché tutti pazienti ristabiliti vengono immediatamente dimessi a domicilio o trasferiti in reparti a minore intensità, visto il numero di altre persone che hanno bisogno di cure per lo stesso motivo. Inoltre si fa di tutto per tenere fuori queste persone dall’ospedale e i trattamenti con gli anticorpi monoclonali hanno proprio questa funzione. Quindi si fa di tutto per trattenere il meno possibile i pazienti ricoverati, oltre che per ricoverarne il minor numero, per non intasare le strutture. Il che comporta un surplus di lavoro da parte degli operatori».
Gli strascichi del Covid
«La vaccinazione rende la malattia meno grave e gli esiti, il cosiddetto “long Covid”, sono complicazioni meno importanti nei pazienti vaccinati. Nei non vaccinati vediamo decorsi più complicati e che lasciano strascichi di vario tipo, non solo polmonari: pericarditi, endocarditi, encefaliti, pancreatiti. Il polmone rimane il bersaglio principale, ma il virus colpisce a tutto tondo con esiti evidenti. Da qui la necessità di vaccinare per evitare la malattia grave e complicazioni serie».
«La vaccinazione rende la malattia meno grave e gli esiti, il cosiddetto “long Covid”, sono complicazioni meno importanti nei pazienti vaccinati. Nei non vaccinati vediamo decorsi più complicati e che lasciano strascichi di vario tipo, non solo polmonari: pericarditi, endocarditi, encefaliti, pancreatiti. Il polmone rimane il bersaglio principale, ma il virus colpisce a tutto tondo con esiti evidenti. Da qui la necessità di vaccinare per evitare la malattia grave e complicazioni serie».
Cosa dobbiamo aspettarci
«Dobbiamo imparare a convivere con questa malattia e in due anni abbiamo fatto passi da gigante, la situazione ora è molto più favorevole. Bisogna insistere su questa strada e con la vaccinazione, ci sono altri strumenti che la tecnologia e la scienza farmaceutica ci metteranno a disposizione».
«Dobbiamo imparare a convivere con questa malattia e in due anni abbiamo fatto passi da gigante, la situazione ora è molto più favorevole. Bisogna insistere su questa strada e con la vaccinazione, ci sono altri strumenti che la tecnologia e la scienza farmaceutica ci metteranno a disposizione».
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Angelo
4 Gennaio 2022 at 14:23
complimenti