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Accusato di pedopornografia, torna in libertà il tecnico informatico

Era stato arrestato nell’ambito di una inchiesta a livello nazionale

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Accusato di pedopornografia, torna in libertà il tecnico informatico

Accusato di pedopornografia, torna in libertà il tecnico informatico

E’ tornato in libertà l’uomo arrestato nei giorni scorsi a Biella nell’ambito nell’inchiesta nazionale sulla pedopornografia.
Nel suo computer erano stati trovati numerosi file e foto pedopornografici.
Dopo l’udienza di convalida il tecnico informatico è stato rimesso in libertà con l’obbligo di firma.
Rimangono in piedi le accuse. L’uomo avrebbe negato ogni addebito, i file potrebbero essere finiti nel suo computer proprio a causa del suo lavoro.

 

LEGGI ANCHE: Pedopornografia: Polizia Postale arresta informatico biellese

 

Nell’ambito dell’operazione “Stream” sulla pedopornografia la Procura di Napoli ha disposto l’arresto di quattro persone.
Tra queste anche un informatico biellese di 49 anni.

Le indagini

Sono stati gli agenti della polizia di Torino a fermarlo. Nel suo computer erano presenti migliaia di immagini pedopornografiche.
Si nascondevano nella parte oscura della Rete. In quello che viene ormai chiamato il “dark web”. E lì avevano edificato un sito, denominato “Wikipedo”. Probabilmente a mo’ di citazione, sfacciata e beffarda, delle pagine della nota enciclopedia online Wikipedia.

Trovati anche  hard disk e dispositivi informatici contenenti decine di migliaia di files con immagini e altro materiale illegale

Le persone coinvolte

Le generalità non sono state diffuse dagli organi giudiziari, solo i profili personali. Si tratta di un informatico 49enne di Biella, in Piemonte. Poi c’è un massaggiatore 36enne della provincia di Pesaro-Urbino, nelle Marche. E ancora un operaio 22enne di Caserta, in Campania. Arrestato anche  un disoccupato 27enne di Foggia, in Puglia. Sono invece  quindici gli indagati. E invece oscillano fra i 22 e i 67 anni d’età. STando alle informazioni fra loro ci sarebbero un avvocato, un altro operaio. E alcuni impiegati e alcuni professionisti.

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    6 Aprile 2025 at 11:37

    Eh si, SICURAMENTE tutto il materiale gli è finito sul computer PER CASO.

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