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Vivere di notte senza uccidere di giorno

Il commento di Vittorio Barazzotto

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BIELLA – La scelta di liberare dalle auto Piazza Cisterna costò al mio mandato da Sindaco feroci critiche, soprattutto dai residenti che forzatamente dovettero adattarsi a vivere in un borgo più aperto e mondano, pagando lo scotto di indubbie scomodità.
Fu un lavoro di restyling e di ristrutturazione su cui si investirono molti soldi, impiegati anche per la costruzione del parcheggio sotterraneo del Bellone, fortemente contestato, definito una cattedrale nel deserto, da una parte politica.

Quella stessa parte politica che oggi usa quel parcheggio per placare le ire di coloro che protestano contro la chiusura al traffico ad un orario pomeridiano. Non rinnego questo progetto, anzi sono convinto che le piazze, specialmente quelle di pregio, debbano rimanere destinate al loro scopo originale: favorire la socialità e restituire un ambiente a misura d’uomo.

Pur condividendo l’idea di base dell’attuale giunta, gli orari di chiusura al traffico del Piazzo non sono stati gestiti con gradualità. Chiudere alle 17.30 aiuta certamente i servizi di ristorazione, ma penalizza troppo gli altri commercianti, i residenti e le persone che devono recarsi da loro per un aiuto o una commissione.

Inoltre il parcheggio del Bellone, così come la nuova travagliata funicolare, avrebbero bisogno di manutenzione e di un presidio di controllo che migliori il servizio per la comunità e che valorizzi l’ingente investimento che venne fatto in passato.
Per far vivere di notte un borgo non lo si può uccidere durante il giorno.

Vittorio Barazzotto

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