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Vi stanno prendendo per il c**lo e ci guadagno anche nel farlo

La Biella che piaceva

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Biella in fondo non è poi tanto male.

Biella capitale del crimine, quante volte avete sentito questa frase (se seguite la nostra pagina facebook), centinaia, forse migliaia di volte perché sembra che questa ridente cittadina sia allergica alla vita normale o più semplicemente lo siano i quotidiani (tra i quali citiamo anche questo che ci ospita) in quanto l’effetto wow dei titoli ormai ha preso il sopravvento e la notizia vera, cruda, di intessere sociale, ha lasciato il posto al più becero clickbait (termine che indica un titolo acchiappa interesse ma che in sostanza non racconta nulla di realmente interessante).

Questa pratica nasce con lo scopo di attirare pubblico affinché, con le interazioni, generi traffico dati e di conseguenza introiti per chi pubblica.
In parole povere, vi stanno prendendo per il c**lo e ci guadagno anche nel farlo.

Tanta tenerezza per coloro che commentano inviperiti convinti di arrecare un qualche danno, quando in realtà fanno esattamente il gioco dell’editore. Onestamente non ce la sentiamo di condannare questo comportamento discutibile perché a conti fatti il vostro dissenso contribuisce a pagare molti stipendi e forse non è poi un male che Biella sia capitale del crimine inutile, sarebbe peggio il contrario.

Dovremmo ringraziare di vivere in una città dove fanno notizia 2 asini a spesso per il centro, qualche poveraccio che ruba una scatoletta di tonno e un marito infuriato a caccia dell’amante della moglie.

Vero che, purtroppo le brutte notizie colpiscono anche noi ma restano una minima parte di quel calderone grottesco che sono le gonzo news.
Gioite e continuate a lamentarvi del nulla perché verrà un giorno (speriamo molto lontano) in cui non ci sarà più niente da ridere, in cui le notizie saranno brutte e basta, in cui i vostri commenti serviranno ancora a pagare gli stipendi ma senza quel sapore agrodolce di chi vive(va) in una capitale del crimine, che di criminale aveva solo il cattivo gusto giornalistico per il nulla assoluto.

La Biella che piaceVa

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2 Commenti

1 Commento

  1. Sonia

    24 Ottobre 2023 at 12:30

    cose brutte a biella ne succedono piu’ di quello che viene pubblicato, solo che tra gente che x paura non fa o non puo’ far denuncia, il piu’ delle volte non serve,x cavilli burocratici, tra morti in ospedale, molte persone avrebbero da dire. la loro, lavori pubblici continui che arrecano disturbo, negozi che aprono e chiudono, negozi vuoti da una vita eppure vanno avanti da americani, malavitosi sempre tranquillamente a spasso liberi che fanno quel che vogliono, non c’e’ una strada o marciapiede regolare, poi i giornalisti locali si permettono anche di dirci vi prendono x il culo e con le vostre segnalazioni e lamentele, disgrazie, io ci campo,ecco, penso che forse qualcuno ha un bel coraggio a pubblicare certi articoli. e ha un bel coraggio il direttore che lo tiene in redazione.

  2. Ardmando

    25 Ottobre 2023 at 8:01

    Mi domando quale sia il senso di questa “rubrica” di bassa lega, se non quello di alimentare proprio ciò di cui straparla. Era spartita per un po’ questa accozzaglia di ovvietà e qualunquismo da bettola di paese. Invece per riempire un po’ di spazio, è stato nuovamente messo qui a scrivere castronerie, a prendere per il c**o chi legge. Mi domando quale sia il senso. Forse dare corpo al “cattivo gusto giornalistico” di cui parla l’autore, che per altro invitiamo a trovarsi un hobby più costruttivo, invece di venire qui a far cadere dall’alto la sua saccenza. Mi auguro che la rubrica venga nuovamente rimossa e si dia spazio a qualcosa di più costruttivo e utile.

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