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Vaccinarsi contro il tetano è diventato impossibile

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«Sono mesi che tento di fare il richiamo dell’antitetanica ma nel Biellese non è possibile, in tutte le farmacie nelle quali mi sono recato è esaurito». E’ questa la segnalazione di un lettore, che da tempo non riesce in alcun modo a trovare il vaccino.
In effetti, sentendo gli operatori del settore, sembrerebbe che da luglio siano terminate le scorte di antitetanica all’interno dei magazzini che riforniscono le farmacie, quindi risulta impossibile somministrare la vaccinazione ai cittadini che ne fanno richiesta.
A tal proposito abbiamo chiesto delucidazioni all’Asl di Biella. «L’approvvigionamento delle farmacie segue canali privati che non sono di nostra competenza. Detto questo, i pazienti che hanno necessità di fare il richiamo dell’antitetanica in quanto si sono procurati tagli o lesioni di altro genere non corrono alcun rischio perchè possono rivolgersi all’Ufficio di Igiene o al Pronto Soccorso».
Il vaccino antitetanico è sul mercato fin dai primi anni ’40 e si basa su una forma chimicamente inattivata della tossina. In genere la vaccinazione è combinata con quelle contro la difterite e la pertosse ed è parte del cosiddetto esavalente. L’antitetanica è obbligatoria in Italia. Secondo il calendario vaccinale 2017-2019, per i nuovi nati sono previste tre dosi di vaccinazione con esavalente rispettivamente al terzo, quinto e undicesimo mese oltre due richiami a 6 anni e in adolescenza. In seguito va fatto un richiamo ogni 10 anni. Come per gli altri vaccini, l’antitetanica non va somministrata se il bambino ha avuto reazioni allergiche gravi al vaccino stesso.

«Sono mesi che tento di fare il richiamo dell’antitetanica ma nel Biellese non è possibile, in tutte le farmacie nelle quali mi sono recato è esaurito». E’ questa la segnalazione di un lettore, che da tempo non riesce in alcun modo a trovare il vaccino.
In effetti, sentendo gli operatori del settore, sembrerebbe che da luglio siano terminate le scorte di antitetanica all’interno dei magazzini che riforniscono le farmacie, quindi risulta impossibile somministrare la vaccinazione ai cittadini che ne fanno richiesta.
A tal proposito abbiamo chiesto delucidazioni all’Asl di Biella. «L’approvvigionamento delle farmacie segue canali privati che non sono di nostra competenza. Detto questo, i pazienti che hanno necessità di fare il richiamo dell’antitetanica in quanto si sono procurati tagli o lesioni di altro genere non corrono alcun rischio perchè possono rivolgersi all’Ufficio di Igiene o al Pronto Soccorso».
Il vaccino antitetanico è sul mercato fin dai primi anni ’40 e si basa su una forma chimicamente inattivata della tossina. In genere la vaccinazione è combinata con quelle contro la difterite e la pertosse ed è parte del cosiddetto esavalente. L’antitetanica è obbligatoria in Italia. Secondo il calendario vaccinale 2017-2019, per i nuovi nati sono previste tre dosi di vaccinazione con esavalente rispettivamente al terzo, quinto e undicesimo mese oltre due richiami a 6 anni e in adolescenza. In seguito va fatto un richiamo ogni 10 anni. Come per gli altri vaccini, l’antitetanica non va somministrata se il bambino ha avuto reazioni allergiche gravi al vaccino stesso.

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