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Unione Nazionale Consumatori: in Piemonte i carrelli della spesa sono sempre più vuoti

A causa dell’inflazione si spende di più ma si porta a casa di meno

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Carrelli della spesa sempre più vuoti per i piemontesi

Biella – Lo rivela un’analisi condotta dall’avvocato Patrizia Polliotto, presidente del comitato regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc). “L’inflazione ha ridotto i bilanci delle famiglie: pur spendendo circa in media 3% in più in valore, si porta a casa quasi il 4% in meno in termini di volumi di beni acquistati”. Lo scenario “peggiora ulteriormente, se si fanno i conti sul piano del consumo di alimenti e bevande di prima necessità: con gli scontrini in crescita di quasi il 6% nella spesa rispetto al 2023, a fronte di un 3,8% in meno di prodotti pur spendendo il 5,8% in più, le famiglie hanno portato a tavola il 3,9% di cibo e bevande in meno rispetto all’anno scorso”, osserva il legale.

La crisi dei negozi di vicinato

“Se, da un lato, a farne le spese sono soprattutto i negozi di vicinato e i piccoli negozi, impossibilitati a reggere la concorrenza all’ultimo ribasso da parte della grande distribuzione – chiosa Patrizia Polliotto – dall’altro resta il fatto che i consumatori, per cercare di gestire l’aumento dei prezzi, hanno rinunciato in misura maggiore ai beni diversi dai commestibili: la spesa non alimentare è cresciuta in valore di circa lo 0,5% ma diminuita in volume del 3,5%”.

 

 

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