Attualità
Unione industriale biellese: più fiducia tra gli imprenditori
Le previsioni congiunturali mettono in evidenza un certo ottimismo
Unione industriale biellese: più fiducia tra gli imprenditori
Unione industriale biellese: più fiducia tra gli imprenditori
L’indagine congiunturale realizzata da Unione Industriale Biellese rispetto alle previsioni degli imprenditori sul secondo trimestre 2024 indica un lieve miglioramento su tutti gli indicatori rispetto allo scorso trimestre.
Ecco il saldo fra pessimisti e ottimisti dei principali indicatori sulle previsioni degli imprenditori biellesi dell’industria manifatturiera e del terziario per il secondo trimestre 2024:
- occupazione: 2,9% (era -1,8 lo scorso trimestre),
- produzione totale: – 14% (era – 22% lo scorso trimestre)
- ordini: – 12,5% (era a -25,7%, lo scorso trimestre)
- redditività: -14% (era a – 14,7% scorso trimestre).
Il commento di Paolo Barberis Canonico, vice presidente Uib
A commentare l’indagine è Paolo Barberis Canonico, vice presidente Uib con delega all’Economia di Impresa, Sviluppo delle Filiere e Sostenibilità: “Rispetto alla fine del 2023, i primi mesi del 2024 si aprono con un lieve miglioramento delle prospettive da parte degli imprenditori biellesi: pur mantenendo gli indicatori per lo più in area negativa, si avverte una debole inversione di tendenza.
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In questa fase, continua a pesare l’incertezza degli scenari internazionali, fortemente influenzati da variabili geopolitiche di difficile previsione, a partire dalla situazione in Ucraina. Ritengo inoltre che la ripresa, dopo lo shock della pandemia e l’accelerazione che ne è conseguita, sarà necessariamente caratterizzata da un periodo di assestamento, che richiederà una strategia piuttosto prudente nei mesi a venire, da parte degli imprenditori.
Infine, ancora una volta, la media locale si pone al di sotto di quella regionale. E’ un fattore su cui incide l’andamento dei vari settori e, in particolare, le prospettive pessimistiche registrate per il settore tessile. A livello piemontese, infatti, il saldo ottimisti – pessimisti è sopra la media per chimica, alimentari, manifatture varie (gioielli, giocattoli ecc.), edilizia e impiantisti, mentre rallentano metalmeccanica (in particolare meccatronica e metallurgia) legno e tessile”.
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Sonia ganz
12 Aprile 2024 at 19:02
CHE OTTIMISMO !!!!¡ CREDONO DI ESSERE ALL’ ESTERO….