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Un Natale di gioia, amore e pace per tutti

Gli auguri del vescovo mons. Roberto Farinella

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Carissimi, data l’imminenza delle festività natalizie desidero rivolgere a tutti i miei più cordiali e sinceri auguri. Possa il Santo Natale, nonostante le tante difficoltà che stiamo affrontando, portare ancora e sempre gioia, amore e pace per tutti! È con questo spirito che ci viene raccontato dai Vangeli il mistero più
affascinante e bello della storia umana: la Nascita del Redentore. La gioia grande che abbraccia, stringe, circonda e attraversa tutto l’universo, tutta
l’umanità rifulge proprio in Lui, nel Verbo di Dio che si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi (cfr. Gv 1,14).

Il Natale di Gesù che stiamo per celebrare ci porti a scegliere l’essenziale, con la verità dei nostri incontri e delle nostre relazioni umane, accettando, senza chiusure e paure, anche il confronto aperto, schietto, sincero, tra di noi e con quanti incontriamo nel nostro cammino, credenti e non credenti. Nel mistero dell’Incarnazione contempliamo Dio che è venuto incontro all’uomo una volta per sempre; e in Gesù Cristo, Dio non finisce mai di venire incontro e di mettersi in relazione con ogni creatura vivente e ci farci scoprire nel volto degli altri quello fraterno di ogni persona.

Il Signore è la luce che irrompe anche nel cuore della notte più scura; lì dove nessuno mai potrebbe immaginare appare il bagliore che rischiara il buio di
una vita, proprio lì, il Dio di Gesù Cristo ci sorprende con lo splendore della sua luce: “Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna” (1 Gv 1,5).

Il Natale del Signore porta il sigillo di questa immagine umile, nascosta, suggestiva, reale, illuminante, consolante: la Vergine Maria “diede alla luce il suo
figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio” (Lc 2,7). È il Cristo, il Messia, il Figlio di Dio, avvolto in fasce e posto in una mangiatoia. Questo è Natale! Stupore, incanto, contemplazione, comunione, partecipazione, missione, cammino, se solo ci
lasciamo raggiungere dalla bellezza di questo avvenimento, ecco cosa può accadere, nella nostra esistenza personale e comunitaria, dinanzi al mistero di
Dio che rivela tutta la sua grandezza nell’umiltà!

Abbiamo bisogno di imparare da questo stile per la nostra vita, per le nostre comunità. L’avvio del processo sinodale, chiamando a raccolta tutto il Popolo
di Dio, vuole spronarci a metterci in ascolto e a condividere la nostra fede, anche con chi è lontano, partendo dal saperci ascoltare. Illuminati dalla fede, fortificati dalla speranza, animati dalla carità, camminiamo tutti insieme, affinché la gioia, la luce e l’ascolto del Vangelo, si traducano sempre più in amore concreto per i fratelli tutti, in particolare per coloro che non hanno niente o sono poveri di speranza e di gioia. Solo così si potrà realizzare la vera pace, tanto auspicata e desiderata, cantata dagli angeli a Betlemme!

La beata Vergine Maria, nostra amata Madre e Regina d’Oropa, donna che gioisce pienamente nel Signore, donna colmata di grazia e di luce, splendente
di bellezza, donna dell’ascolto umile, docile, paziente, donna che si mette in cammino con grande premura e attenzione alla sequela del Figlio suo Gesù, ci
aiuti, ci custodisca, ci protegga e accompagni il nostro comune cammino. Il nuovo anno che affidiamo alla sua intercessione e alla preghiera del nostro
Patrono Santo Stefano sarà anche un anniversario significativo per la nostra Chiesa: 250 anni della fondazione della Diocesi di Biella. Sia un forte richiamo
per tutti a vivere con gioia e slancio il Vangelo, giunto in queste nostre terre, con sempre rinnovato e grande stupore!
+ Roberto Farinella

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