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Un Chihuahua è stato sbranato da un Pitbull: «La colpa non è degli animali ma dei padroni»

L’episodio si è verificato nei giorni scorsi a Pray. Sulla rete tanta indignazione e pesanti polemiche

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PRAY – Ariel e Violetta. Sono questi i nomi delle due cagnoline protagoniste della triste vicenda avvenuta questo mercoledì a Pray. Una passeggiata tranquilla in mezzo alla natura, nulla avrebbe fatto presagire ciò che si è verificato poco più tardi.

Le due Chihuahua, di appena due chili, infatti, stavano circolando liberamente quando all’improvviso si sono viste arrivare, a pochi metri di distanza,  un pitbull di grossa taglia. Violetta non ha fatto in tempo a scappare ed è stata aggredita violentemente dal cane, mentre Ariel, impaurita, ha iniziato a correre per cercare riparo. Dopo ore di ricerche, grazie alla mobilitazione di molte persone, è stata ritrovata tra le rocce, spaventata, ma fortunatamente sana e salva. Violetta, invece, a distanza di giorni dall’accaduto, è ancora in gravi condizioni, anche se c’è stato qualche lieve miglioramento negli ultimi giorni.

A seguito della vicenda, pubblicata sul nostro sito e condivisa sulla pagina di Facebook, si sono susseguiti numerosi commenti indignati da parte dei lettori.

Mancano guinzagli e museruole

Oggetto delle polemiche? la presunta mancanza di guinzagli e museruole.

Scrive, infatti, Cinzia: «I cani vanno sempre tenuti al guinzaglio, per il loro bene e per quello degli altri. Ho due cani di piccola taglia e più di una volta ho dovuto discutere con qualcuno che girava con il cane libero. La risposta? “Il mio cane è bravo”. Tutti conosciamo i nostri cani, però dovremmo anche tenere in
considerazione che hanno le loro antipatie e possono reagire in modo imprevedibile».

«Secondo me – afferma Ilenia – quando si hanno cani, a prescindere da quanto siano grossi, buoni o cattivi che siano, bisogna avere mille attenzioni”.

«Se proprio si vuole lasciare i cani liberi – aggiunge Vivetta – bisogna almeno mettere la museruola».

Non mancano poi coloro che ricalcono come non si tratti di una questione di scelte, bensì di attenersi a ciò che dice la legge: «Ecco l’ennesima dimostrazione di come molte persone agiscano senza tenere in considerazione le nostre leggi; – scrive Daniela – I cani devono essere tenuti al guinzaglio sempre e comunque.

Non è giusto pagare le conseguenze per l’assenza di senso civico degli altri». «La legge parla chiaro – aggiunge un altro lettore – guinzaglio non più lungo di un metro (flexi vietati) e museruola al seguito, indossata solo su richiesta di un pubblico ufficiale. Tutto il resto è fuffa. A mio parere dovrebbe, inoltre, essere obbligatorio un corso di addestramento per i proprietari di cani di qualsiasi taglia. Ho un Dobermann e mi capita molto spesso di incontrare cani di piccola taglia sciolti. Mi gridano “il mio è bravo”, rispondo che la mia, invece, non lo è. Bisogna sempre mettere le mani avanti».

Vi sono poi polemiche più specifiche legate al nostro territorio. Scrive Antonella: «Nel Biellese ci sono alcune zone in cui non si può più andare con il proprio cane perchè si rischiano episodi come questi. Mi è capitato più volte all’Oasi Zegna di vedere cani liberi. Addirittura una volta è successo che, dopo aver espresso con il padrone di un cane il mio dissenso per questo fatto, fossi invitata ad andare a passeggiare da un’altra parte».

«Con il mio cagnolino meticcio ho vissuto e girato in diverse città italiane, – racconta Maria – ma non ho mai riscontrato come qui nel Biellese così tante situazioni potenzialmente pericolose».

Riflessioni che indubbiamente meritano di essere prese in considerazione, anche perchè, come scrive Emanuela, «episodi come questi accadono troppo spesso e ad andarci di mezzo sono queste piccole creature innocenti».

 

Immagine di repertorio

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