Seguici su

Attualità

Un anno di chirurgia robotica all’ospedale di Biella, una scommessa vinta

La struttura complessa è diretta dal dott. Stefano Zaramella

Pubblicato

il

È passato ormai un anno da primo intervento di chirurgia robotica a Biella, il 9 novembre 2023 entrava per la prima volta in azione il robot chirurgico Da Vinci presso il blocco operatorio dell’Ospedale di Biella, veniva impiegato in corso di intervento di prostatectomia radicale in un uomo affetto da carcinoma prostatico. A distanza di un anno è giunto il momento di tracciare un primo bilancio. La chirurgia robotica è utilizzata di routine in Urologia, Chirurgia Generale e Ginecologia soprattutto in ambito oncologico ma anche nella correzione di patologie benigne che richiedono procedure ricostruttive complesse, garantendo interventi precisi, mini-invasivi e con minor complicanze, portando evidenti vantaggi per i pazienti.

Un anno di chirurgia robotica all’ospedale di Biella

La Struttura Complessa di Urologia diretta dal Dott. Stefano Zaramella ha registrato in questi ultimi tre anni una progressiva crescita di attività che ha determinato un miglioramento netto della produzione anche rispetto al 2019, considerato a livello nazionale l’anno di riferimento, in quanto riferito al periodo pre pandemico, sia per quanto riguarda l’attività complessiva di ricovero, che si è attestata nel 2023 a 1.326 degenti, sia in riferimento ad un aumento dei pazienti che da fuori Provincia di Biella si sono rivolti al reparto urologico biellese per essere operati (352 a fronte di 181 nel 2019). Il dato in proiezione per l’Urologia di Biella nel 2024 si attesta intorno a circa 400 ricoveri di pazienti provenienti da altre province. Questa tendenza è confermata dal saldo tra mobilità attiva e mobilità passiva che nel 2019 risultava negativo (-155) e che in questi ultimi tre anni ha invertito la tendenza fino ad ottenere una prevalenza di utenti da fuori provincia che scelgono l’Urologia dell’ASL di Biella, che risulta essere il secondo miglior reparto per saldo di mobilità in Piemonte. Anche rispetto ai risultati del Programma Nazionale Esiti, pubblicato nelle scorse settimane dall’Agenzia AGENAS del Ministero della Salute, che tra gli indicatori misura il numero di interventi di prostatectomia radicale, il reparto biellese risulta essere tra le prime quattro aziende sanitarie pubbliche della Regione.

L’attività robotica del reparto di Urologia

All’Ospedale degli Infermi nel primo anno di utilizzo sono stati operati 259 pazienti, di questi 152 sono stati quelli trattati presso la struttura di Urologia sotto la guida del Dott. Zaramella, in particolare 110 pazienti affetti da tumore prostatico, 23 pazienti con tumore renale, nei quali è stato asportare solo il tumore conservando l’organo sano, 18 pazienti sottoposti a chirurgia ricostruttiva complessa delle vie urinarie (pieloplastiche, reimpianto ureterali, chirurgia dei prolassi ecc.). Questi numeri certificano una significativa crescita dei volumi già ottimi di attività della S. C. di Urologia rispetto al periodo “pre-robotica”, con un aumento del 72,6 % dei tumori della prostata trattati e un aumento del 18,8 % dei tumori renali, in particolare, spiega il Dott. Zaramella, l’aumento della casistica è il frutto di una riduzione significativa dei biellesi che si recano presso altre strutture per curarsi, ma anche di un importante aumento dei pazienti che scelgono L’Ospedale degli Infermi per curarsi, per alcune patologie urologiche i pazienti provenienti da altre ASL raggiungono anche picchi del 40% dei pazienti totali operati.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *