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Uccisa da un tumore a 51 anni. Oggi il funerale a Biella

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Uccisa da un tumore a 51 anni. Oggi il funerale a Biella
Dramma
Verrà celebrato oggi, giovedì 21 marzo, alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di San Biagio il funerale di Laura Enrico Bena, la donna scomparsa ieri all’età di 51 anni a causa di un tumore.
La sua morte ha destato profondo cordoglio in città dove viveva con il marito e Giorgio e con i due figli: Giada e Marco, rispettivamente di 19 e 8 anni.
Il suo calvario è iniziato circa quattro anni fa, quando le è stato diagnosticato un terribile male. Laura, era una donna ben voluta e stimata da tutti, a partire dalle insegnati e dalle mamme dei compagni del figlio Marco, il bambino frequenta la terza elementare.
Non aveva un lavoro, preferiva fare la casalinga a tempo pieno. L’amore che provava per la sua famiglia era enorme. Era una figura nota anche all’interno del gruppo degli Alpini di Biella. Per anni, infatti, aveva seguito lo zio Pierino, uno storico appartenente alle penne nere.
Da lì in avanti, anche lei aveva iniziato a innamorarsi del glorioso Corpo militare: prima di ammalarsi, seguiva con interesse le adunate nazionali, si emozionava davanti alle sfilate, alla vista delle penne nere, alle note dell’inno degli alpini: il “Trentatrè”.
«Mia moglie – l’ha ricordata Giorgio – era una donna a dir poco stupenda. Ci siamo amati davvero tanto. Purtroppo il tragico destino ha voluto che ci lasciasse troppo presto. Il calvario è iniziato nel 2015. Da lì in avanti abbiamo tentato di tutto. Ci siamo recati in un ospedale in Svizzera, poi a Milano, senza perdere mai la speranza. Alla fine nulla è valso. Il male ha vinto la sua ultima battaglia. Laura non aveva tanti hobby, però le piaceva viaggiare. Prima che si ammalasse qualche vacanza l’abbiamo fatta, seguiva un po’ il calcio, ma nulla di particolare. Il suo mondo eravamo noi, la famiglia. Per me e per i nostri figli ha fatto veramente tanto, una moglie e soprattutto una mamma d’oro. Che altro dire? Mi manca da impazzire, ha lasciato intorno a noi – conclude l’uomo con la voce rotta dal pianto – un vuoto incolmabile. Io l’ho assistita fino all’ultimo giorno, ho fatto quello che lei aveva fatto per lo zio, lo aveva accudito fino alla fine dei suoi giorni. Attraverso le righe del vostro giornale, ci terrei a ringraziare la dottoressa Laura Pessina e il personale dell’Adi, Cure palliative di Biella per la preziosa assistenza e le premurose cure prestate a mia moglie».
Oltre al marito e ai figli, la donna ha lasciato nel profondo dolore la mamma Maria Angela, il papà Ferruccio, la sorella Marina con la figlia Emma e l’affezionata Annamaria.
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