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“Treni, per il Biellese solo parole e promesse generiche”

Il presidente provinciale Emanuele Ramella Pralungo non ci gira intorno e chiama in causa la politica: “E’ la Regione Piemonte che ha le competenze e le deleghe sui trasporti ferroviari. A loro vanno girate le lamentele e le proteste”

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Ritardi, ritardi e ancora ritardi dei treni, con puntuali disagi e arrabbiature da parte di lavoratori, di studenti e di viaggiatori o di pendolari. Ultimo esempio nei giorni scorsi, quando il Torino-Milano delle 5,54 è partito dal capoluogo piemontese con 36 minuti di ritardo, arrivando a Milano alle 8,20 anziché alle 7,45.

Ennesimo caso di disservizio, che quasi non farebbe notizia se non interessasse tantissimi biellesi.

Treni, disagi e disservizi

Nei giorni scorsi, come riportato nell’edizione di mercoledì, disagi e problemi si erano verificati sulla linea in località Bianzè e poi sulla Biella-Santhià. In questi casi i problemi si sono protratti per ore. Una situazione che si ripete da anni, pare, senza possibilità di una soluzione strutturale.
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Ramella Pralungo: “Competenze e deleghe sono della Regione, da 5 anni governata dal centrodestra. Lamentele e proteste vanno girate a loro”

Il presidente provinciale Emanuele Ramella Pralungo non ci gira intorno e chiama in causa la politica: «E’ la Regione Piemonte che ha le competenze e le deleghe sui trasporti ferroviari e quindi a loro vanno girate le lamentele e le proteste. Negli ultimi cinque anni è stato il centrodestra che ha governato, di conseguenza loro devono rispondere della situazione che si trascina da anni. Io ho sempre chiesto ai rappresentanti regionali del territorio di avere più attenzione, quando si trovano a governare. E non sono mai stato ascoltato. Ora continuerò a chiedere più rispetto per il Biellese, a chi governa in Regione, sperando in risultati migliori. I rappresentati biellesi, ora, sono in parte cambiati. Vedremo gli esiti. Certo, prendo atto che i cittadini biellesi abbiano premiato nelle recenti elezioni politiche regionali il centrodestra, lo stesso che ha gestito la partita dei collegamenti».

“Ad oggi abbiamo solo una generica promessa che le cose miglioreranno dal 2026…”

Ramella non è ottimista per il futuro: «Il Biellese aveva ottenuto l’importante vittoria dell’elettrificazione, che però poi ha avuto come risposta solo due treni a disposizione e pure in orari quasi impossibili, sulla Biella-Santhià… Guardando oltre, il Biellese ad oggi ha solo una generica promessa che dal 2026 le cose miglioreranno. E’ quanto sostiene Rfi, che ha presentato un progetto di efficientamento delle linee. Manca però il finanziamento e quindi siamo a generiche promesse, già sentite. Io credo che il Biellese non possa aspettare anni e, soprattutto, meriti di più in questa partita».

L’ex consigliere regionale Michele Mosca: “Le criticità ci sono, ma non è vero che non è stato fatto nulla”

Prova a difendere l’ente piemontese del confermato presidente Alberto Cirio, l’ex consigliere regionale Michele Mosca: «Bisogna capire le cause dei vari problemi citati. Se c’è un guasto, la responsabilità è di Rfi che deve provvedere alla manutenzione. Se è un problema di passaggi a livello, in Regione abbiamo firmato una convenzione per la progressiva riduzione del loro numero, con sicuri miglioramenti, che certo non possono arrivare dall’oggi al domani. E questo vale per la provincia di Biella. Per le altre realtà, non posso parlare. Dal punto di vista dello svecchiamento dei mezzi, la Regione ha finanziato l’acquisto di ben 70 motrici, a livello regionale. Insomma non è corretto dire che non sia stato fatto nulla, anche se è innegabile che le criticità permangono nonostante sforzi e progetti messi in campo negli anni».

p.l.b.

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4 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    26 Giugno 2024 at 18:03

    Ah ecco immancabile il fetore delle polemiche di sinistra (giusto per ricordare il colore della casacca del presidente della provincia di Biella). Chissà perchè quando sono i sinistri al potere, non fanno NULLA per sistemare le cose e fanno scarica barile (è colpa della Regione) e quando sono all’opposizione non fanno altro che fare polemica e affermare che se le cose vanno male, è sempre colpa della destra (non importa se ne cose andavano già male quando erano loro al potere). E gli elettori beceri, continuano a votare questa gentaglia.

  2. Stephan

    26 Giugno 2024 at 18:26

    Gli elettori beceri…Continuano a votare destra e sinistra, e a subire un sistema obsoleto.

  3. Paola

    27 Giugno 2024 at 14:25

    Purtroppo NON esiste più né la destra né la sinistra.
    Esistono i problemi sulle spalle dei cittadini.

    • Ardmando

      28 Giugno 2024 at 8:48

      Destra e sinistra esistono eccome, che in alcuni casi abbiano perso completamente la loro identità è vero. La sinistra è una frammentazione di partitucoli che si nascondono dietro colori e bandiere diverse ma sono accomunati dello stesso sbraitare sgrammaticato e violento di sempre: PD, M5S, AVS, Azione, Italia Viva più altre declinazioni minori, tutti rami della stessa pianta, tutti egualmente pieni di parassiti.

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