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Tre pubblicazioni edite dal DocBi

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Tre pubblicazioni edite dal DocBi

 

Nell’arco temporale di alcuni mesi il DocBi ha pubblicato tre libri che, per motivi legati all’emergenza Covid 19, non sono stati presentati in pubblico.

Sono, in ordine cronologico, Giovanni Pompeo Mainoldo: la riscoperta di un maestro del Barocco piemontese, di Casimiro Debiaggi; Il DocBi formato cartolina, a cura di Giovanni Vachino e Studi e ricerche sul Biellese, il Bollettino annuale del 2020, monografico sul tema del collezionismo nel Biellese.

Il testo sul Mainoldo, presentato dalla Soprintendente della SoBAPNO arch. Manuela Salvitti e pubblicato nell’ambito del “Progetto Muovere – Museo virtuale delle opere restaurate”, approfondisce lo studio dello scultore valsesiano che ha arricchito il Biellese con molte opere di particolare rilievo. La statua della Madonna del Carmine, scolpita nel 1718 per la chiesa parrocchiale Matrice di Trivero, rappresenta – come scrive Debiaggi – “un capolavoro di grazia, eleganza e raffinatezza… che si trasfigura veramente nella biblica visione di una donna vestita di sole”.

La presentazione programmata nell’ambito del progetto regionale sul Barocco Piemontese è stata annullata a seguito della pandemia.

 

Il DocBi formato cartolina: una narrazione per immagini propone la raccolta delle oltre duecentocinquanta cartoline edite dal DocBi e rappresenta – come scrive Marcello Vaudano nella presentazione – “una sorta di storia per immagini dei trentacinque anni di attività di un’associazione che ha realizzato molteplici iniziative e progetti di ricerca a vantaggio della crescita culturale collettiva”.

Da sempre l’associazione ha utilizzato la cartolina come strumento di comunicazio-ne, inizialmente come invito alle assemblee “itineranti”, e in seguito con la funzione di documentare, quasi singoli fotogrammi di un film, le iniziative attuate nei vari settori propri dell’associazione. Nelle immagini si ritrova il patrimonio industriale nelle sue molteplici espressioni, le immagini della devozione popolare, la tutela dei beni culturali e poi ancora i progetti, le mostre, il paesaggio, l’arte da scoprire, i territori, i personaggi… La cartolina, nonostante un periodo di crisi causata anche dai social, in qualche modo resiste; pare anzi che proprio negli ultimi tempi si possano riscontrare cenni di ripresa: una riscoperta opportuna, se si considera che le cartoline stampate e riprodotte rimarranno nel tempo, Whatsapp certamente no.

 

Il trentacinquesimo numero del bollettino annuale (ma contando anche i numeri speciali sono una quarantina i volumi pubblicati) nel 2020 è monografico e dedicato al collezionismo nel Biellese. Si apre con un’ampia – sono oltre centotrenta collezionisti storici e attuali presentati – ma nel contempo sintetica descrizione delle collezioni che hanno arricchito, e in molti casi determinato, la formazione dei vari musei nel nostro territorio. Seguono poi una ventina tra contributi e segnalazioni che raccontano e descrivono le varie collezioni, da quelle più note esposte nel Museo del Territorio a quelle meno conosciute conservate dai privati, alcune davvero curiose e certamente inedite.

 

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