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Traffico illecito di droga e cellulari in carcere: 17 a processo
Traffico illecito di droga e cellulari in carcere: 17 a processo
Traffico illecito di droga e cellulari in carcere: 17 a processo
Una lunga indagine, una maxi operazione, un fascicolo di migliaia di pagine e 54 persone sottoposte a indagini. Sono i dati della clamorosa inchiesta condotta dalla Squadra mobile di Biella e coordinata dalla procura, all’interno del carcere di via dei Tigli. E che ora è arrivata alla fase dei processi e delle sentenze.
Al centro delle indagini ci sono i traffici all’interno del carcere, dove si poteva trovare di tutto, come in un bazar: dai tablet ai cellulari e persino agli anabolizzanti. Ma soprattutto droga. E nei guai finirono amici e parenti dei detenuti ma anche uomini della polizia penitenziaria, per un totale, appunto, di 54 persone.
Ora è il procuratore Ruggero Mauro Crupi a tirare le somme e a fornire i dati delle prime “infornate” di procedimenti conclusi e dei processi che si svolgeranno nell’ambito di un iter iniziato nel 2023 e destinato a durare ancora a lungo perché 18 accusati hanno rinunciato a utilizzare le “scorciatoie” che garantiscono sconti di pena e hanno scelto l’udienza preliminare. Al termine della quale un detenuto (per altra causa) è stato assolto per non aver commesso il fatto, mentre altri 17 sono stati rinviati a giudizio e affronteranno quindi un normale processo con i tre gradi di giudizio.
Ma si tratta degli ultimi rimasti. Perché prima il gruppo è stato sfoltito: molti infatti hanno preferito le “agevolazioni” garantite dal codice di procedura penale.
A seguito dell’applicazione delle misure cautelari personali, fin da subito 25 indagati decisero di fare ricorso al patteggiamento mentre per i restanti 39 la procura avanzò la richiesta di rinvio a giudizio.
A questo punto altri 5 fecero ricorso al patteggiamento, facendo salire il totale a 30. Altri 9 scelsero la strada del rito abbreviato, quindi con la sentenza sulla base degli atti acquisiti. Si tratta di detenuti e di alcuni loro famigliari e 6 di loro furono giudicati colpevoli con condanne fino a tre anni di reclusione, mentre 3 furono assolti. In totale quindi 36 concordarono o (gli ultimi 6 appunto) subirono pene diverse.
Ora restano i 17 che andranno al processo. Di questi, 12 sono detenuti e 5 invece appartenenti al corpo di polizia penitenziaria. Ma nonostante i risultati lusinghieri della maxi operazione, resta impossibile abbassare la guardia: proprio giovedì in un pacco destinato a un detenuto gli agenti hanno trovato oggetti proibiti e purtroppo, ancora droga.
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