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Torna Rischiatutto. Serena racconta il campione Inardi

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Torna “ Rischiatutto “  trasmissione a quiz e a premi a distanza di 46 anni dal leggendario   5 febbraio 1970, giorno del debutto sotto la guida di Mike Bongiorno.

Torna “ Rischiatutto “  trasmissione a quiz e a premi a distanza di 46 anni dal leggendario   5 febbraio 1970, giorno del debutto sotto la guida di Mike Bongiorno. 

Il biellese Alberto Serena conobbe Massimo Inardi, che con la sua ingente vincita al popolare programma condotto da Mike Buongiorno entrò a far parte  della storia della televisione

“Conobbi Massimo Inardi nel 1988  ad una puntata del Maurizio Costanzo Show,  – racconta Serena -alla quale ero stato invitato  per via di fenomeni inspiegabili  che mi succedevano e in quella trasmissione  lui era ospite come parapsicologo  e cioè  esperto di fenomeni paranormali. In quella puntata spiegò che i fenomeni che mi succedevano potevano erano dei “ poltergeist”, un fenomeno mentale in cui  avviene un’azione di psicocinesi ,per cui un essere vivente sarebbe in grado- senza saperlo – di agire sull’ambiente che lo circonda, spostando oggetti inanimati, attraverso la propria ment  e secondo modalità sconosciute alla Scienza

“Al termine della puntata andammo a cena insieme e in quell’occasione , dopo avermi invitato a studiare parapsicologia presso il CSP- Centro Studi Parapsicologici di Bologna ( di cui era presidente )  mi raccontò – prosegue Serena –  come tante volte era riuscito a vincere in questa trasmissione non solo grazie alla sua bravura ma anche concentrandosi sulla mente di Mike Bongiorno e cioè cercando di carpire le risposte  che il conduttore aveva nella scheda  tra le mani”.

Massimo Inardi, medico e parapsicologo  per hobby era alla sua nona puntata del Rischiatutto, con  22 milioni di telespettatori a puntata e aveva già vinto una somma assurda per quegli anni: 48.300.000 lire (record assoluto), presentandosi come esperto di musica classica.

“La Rai – mi raccontò Inardi – però temeva la truffa – aggiunge Alberto Serena –  iniziando  a dubitare  che lui in quanto parapsicologo potesse essere in grado di leggere nel pensiero e così quella sera Mike decise  col notaio che  lui e la sua valletta Sabina Ciuffini si dividessero  le buste con  le domande e le risposte  e proprio quella volta in cui  Mike non conosceva  le risposte delle domande  Inardi sbagliò l’ultima domanda  e venne eliminato. Alla mia domanda che gli feci quella sera a cena – sono stato impiegato di banca per 35 anni , ragioniere e razionale al massimo – “ Ma lei leggeva davvero nella mente di Mike? “  lui mi rispose soltanto  con un sorriso accattivante e da allora però  iniziai a studiare parapsicologia, che insegno da anni presso  l’Università Popolare Biellese”.

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