Tennis Biella, hanno cancellato 90 anni di storia

Era l’estate del 2015 quando scrissi un articolo per questa rubrica, dedicandola a uno dei più belli, appassionanti e difficili sport: il tennis. Lo scrivevo pensando a quanto mi aveva emozionato, oramai grandicello, impugnare la racchetta. Lo scrivevo soprattutto, però, pensando al luogo che mi aveva fatto amare questa disciplina, il Circolo Tennis Biella di Via Liguria.
Allora c’era solo l’intenzione – da parte della Giunta Cavicchioli – di mettere a gara la gestione della struttura che – in mano a soci che democraticamente eleggono la propria dirigenza – in novant’anni aveva permesso a tantissimi biellesi (soprattutto a quelli che non potevano permettersi l’iscrizione a qualche altro club esclusivo della città) di imparare questo splendido sport.
Le nostre parole – come quelle di molti altri – rimasero inascoltate e oggi che, con l’assegnazione della struttura alla cordata Napolitano-Damilano, si consuma l’epilogo finale di questa vicenda, ho solo rabbia e disprezzo per chi ha permesso la fine del CTB.

Hanno vinto i più forti, i più potenti, quelli che, essendo imprenditori del settore, non hanno faticato a trovare i soldi necessari per un’assurda fideiussione di decine di migliaia di euro che, al solo sentirne la richiesta da parte degli estensori del bando, fa incarognire ulteriormente.
Ci diranno che questa è la legge, che non si poteva fare altrimenti. Un po’ come dicevano i loro sodali al governo del paese quando applicavano le regole dell’austerità ripetendo: “ce lo impone l’Europa”!
Caro Cavicchioli, cari piddini, avete cancellato 90 anni di storia del tennis e dello sport a Biella, distruggendo una delle realtà associative e ricreative migliori della città in nome della vostra ottusità, della vostra supponenza e di una discutibilissima fedeltà alla norma.
Spero che il Circolo faccia ricorso e vinca contro questa assegnazione. Ma, anche se la giustizia dovesse correggere quello che la politica stava per demolire, questa sarà – insieme alla privatizzazione della metà dei nidi comunali – un’onta indelebile di questi anni di (s)governo Pd della città.
Non provate a chiederci il voto tra un anno, potrebbe partire un rovescio da far invidia a Roger Federer!
Roberto Pietrobon

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