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Tariffa rifuti meno di 200 euro l’anno per oltre la metà delle famiglie
Tariffa rifuti meno di 200 euro l’anno per oltre la metà delle famiglie.
Tariffa rifiuti
Nel 2015, ultimo anno di tariffa rifiuti basata sulle dimensioni degli immobili, poco più del 36% delle famiglie aveva bollette annue inferiori a 200 euro. Oggi, al secondo anno di Tarip, i dati del 2017 dicono che la quota delle bollette più sostenibili riguarda più di un utente biellese su due: paga meno di 200 euro quasi il 54% delle utenze domestiche della città.
I dati sono frutto del calcolo fatto dagli uffici comunali a pochi giorni dalla scadenza della prima rata della Tarip, che contiene il bilancio totale dell’anno passato e l’acconto per il 2018. «Abbiamo preso in considerazione gli ultimi tre anni» spiega l’assessore all’ambiente Diego Presa «e tentato un confronto sull’unico dato omogeneo possibile, considerando che le variabili per le famiglie da un anno all’altro non si limitano al solo dato del peso dei rifiuti indifferenziati o del numero degli svuotamenti dei cassonetti delle monoutenze. C’è chi aveva un neonato che ora è cresciuto e non usa più i pannolini, per esempio. C’è chi si è appena trasferito e non ha un dato da raffrontare con il passato oppure chi ha preso residenza durante l’anno. Così abbiamo preso l’ammontare delle bollette del 2015 di ogni singola famiglia e lo abbiamo confrontato con i due anni di Tarip, per calcolare se la spesa media fosse diminuita».
I numeri dicono di sì. Le bollette sotto i 200 euro annui sono scese dal 36,31% al 53,97% in due anni, un dato ancora migliore di quello del 2016. Se si considerano quelle sotto i 300 euro, sono l’84% le famiglie nella soglia delle tariffe più sostenibili. Nel 2015 erano il 73%. Ne deriva che, mentre due anni fa un biellese su quattro pagava oltre 300 euro e più del 5% aveva le “superbollette” da oltre 500 euro, oggi le due percentuali sono scese al 15% e al 2,3%.
«Sono le conseguenze della maggiore sensibilità alla raccolta differenziata» spiega Presa «e della contrazione dei costi per il servizio. Spendiamo circa 1,7 milioni di euro in meno rispetto al passato, a cui dobbiamo sommare, per le imprese, il risparmio di 300mila euro di Iva. Inoltre la quantità di rifiuti riciclati è ai suoi massimi storici. Qualche vantaggio arriva anche ai cittadini, benché anche smaltire la differenziata abbia un costo e questo, sul medio periodo, farà sì che ai ribassi di questi mesi seguiranno anni di tariffe più costanti da un anno all’altro. Intanto, però, abbiamo raggiunto l’obiettivo di raggiungere e superare i livelli richiesti dall’Europa quanto alla raccolta differenziata e di rendere più sostenibile la bolletta per i cittadini».
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