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Sul ghiacciaio del Cervino con le scarpe da ginnastica

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Dopo le ciabatte sul Rosa e la gita in jeans e maglioncino sui crepacci del Monte Bianco, ora tocca al Cervino. I look strampalati e  pericolosi di quest’estate in montagna non sono ancora finiti. L’altro giorno le guide alpine hanno dovuto salvare due scalatori che affrontavano le pareti ghiacciate della Gran Becca, 4.478 metri, con calzature da trail. Praticamente in scarpe da ginnastica.

Dopo le ciabatte sul Rosa e la gita in jeans e maglioncino sui crepacci del Monte Bianco, ora tocca al Cervino. I look strampalati e  pericolosi di quest’estate in montagna non sono ancora finiti. L’altro giorno le guide alpine hanno dovuto salvare due scalatori che affrontavano le pareti ghiacciate della Gran Becca, 4.478 metri, con calzature da trail. Praticamente in scarpe da ginnastica.

Non proprio l’abbigliamento adatto per avventurarsi in un ghiacciaio. «E’ un fenomeno sempre piu’ diffuso – ha commentato Guido Azzalea, presidente delle guide alpine valdostane – e da stigmatizzare. E’ vero che si può salire con le scarpette quando il Cervino e’ secco, ma bisogna considerare che siamo a oltre 4.000 metri di quota, il tempo puo’ cambiare rapidamente e si puo’ formare ghiaccio sulla roccia. Almeno avessero usato delle pedule ramponabili».

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