Attualità
Strage dell’Heysel, centinaia di biellesi vissero l’orrore
Sono quasi passati trent’anni dalla strage dell’Heysel, ma il 29 maggio continua a rappresentare un anniversario doloroso da ricordare anche per molti biellesi. Quel maledetto giorno del 1985, infatti, molti tifosi bianconeri lanieri erano a Bruxelles per seguire la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool.
Sono quasi passati trent’anni dalla strage dell’Heysel, ma il 29 maggio continua a rappresentare un anniversario doloroso da ricordare anche per molti biellesi.
Quel maledetto giorno del 1985, infatti, molti tifosi bianconeri lanieri erano a Bruxelles per seguire la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool.
La festa si trasformo in una tragedia, il cui esito è tristemente noto: 39 persone morte, di cui 32 italiane, e oltre 600 feriti a causa della follia degli hooligans.
Allo stadio c’erano anche oltre 300 supporters provenienti dal Biellese e dalla Valsesia, due dei quali – Gianni Barberis e Angelo Stoppa – rimasero feriti. Altri se la cavarono con qualche contusione (come ad esempio Mario Botto e Ugo Ravella, di Biella), fortunatamente nessuno perse la vita.
“Ero disperato – raccontò due giorni dopo Enrico Ramella (all’epoca ventenne) al giornalista della Stampa Roberto Eynard (La Stampa, 2/6/1985) -: sapevo che i miei genitori erano davanti alla tv. Volevo avvisarli che non mi era successo nulla. Ma i bar erano chiusi per paura di atti di vandalismo, le cabine pubbliche devastate dagli inglesi. Sono finito alla Gran Place: sembrava un campo di battaglia”.
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