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Strade sempre più buie e pericolose

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Strade biellesi sempre più avvolte dalle tenebre. Da diverso tempo, è questa la situazione che si presenta agli occhi degli automobilisti. Questo vale per molte delle vie di collegamento intorno al capoluogo, tutte sotto la competenza dell’ente provinciale. Gli impianti di illuminazione sotto accusa, sono soprattutto quelli in corrispondenza degli incroci più trafficati

Strade biellesi sempre più avvolte dalle tenebre. Da diverso tempo, è questa la situazione che si presenta agli occhi degli automobilisti. Questo vale per molte delle vie di collegamento intorno al capoluogo, tutte sotto la competenza dell’ente provinciale. Gli impianti di illuminazione sotto accusa, sono soprattutto quelli in corrispondenza degli incroci più trafficati. Un esempio su tutti, la rotonda del Rolino a Masserano: per chi giunge da Biella, la superstrada si conclude con una curva a sinistra che fa piombare i viaggiatori nel buoi più totale, con evidenti rischi per la sicurezza. Ed infatti, le prime conseguenze si sono fatte sentire proprio in questi giorni. E’ di questi ultimi giorni la notizia di un giovane che l’altra notte ha centrato come un proiettile quella rotonda. Il ragazzo, un ventiduenne residente a Grignasco, ha raccontato ai Carabinieri giunti sul posto di non aver visto la rotatoria per via della mancata illuminazione. Al di là della dinamica dell’incidente, il problema ha cominciato a porsi seriamente anche agli occhi dei cittadini. La notizia, pubblicata sul nostro sito internet www.laprovinciadibiella.it e ripresa su Facebook, ha scatenato diverse reazioni: «Se non abiti qui, non sai che c’è quella rotonda – commenta Giovanni Chergia – spero che quel ragazzo si trovi un buon avvocato e si faccia ripagare tutti i danni». Altri utenti, segnalano ulteriori incroci della medesima criticità. «Questa situazione vale per la strada che da Cossato porta al Crocicchio di Carisio», dice Giada Biollino. Giuliano Azzalin invece, segnala mancanza di illuminazione anche sulla tangenziale di Biella, in corrispondenza soprattutto del tratto tra la rotonda che porta al “maghettone” e l’imbocco del tunnel. Ma l’aspetto più grottesco, sarebbe la commistione tra buio e piante che ormai invadono le carreggiate: «O le rotonde non sono segnalate – dice Angela Mercando – o i cartelli che le indicano sono coperti da rovi». Guglielmo Ramella invece rincara la dose: «Dove tutto è spento, ci ritroviamo pure “in omaggio” una bella foresta che avvolge guard-rail e margini delle carreggiate». A questo punto, quali le risposte dall’ente provinciale? Davide Coda, funzionario dell’Ufficio per i lavori pubblici, fa sapere che, ancora una volta, bisogna fare i conti con una situazione finanziaria disastrosa. «Moltissimi sono state le azioni intraprese fino a qualche anno fa, purtroppo oggi la risorse non ci permettono più di garantire una continuità stabile». E sulle accuse di molti, secondo cui il fine delle luci spente sarebbe di risparmiare in bolletta, ribatte: «Non sono questi i termini del problema. Confermo molte delle segnalazioni dei cittadini, ma si tratta di guasti che richiedono interventi di manutenzione straordinaria, molto più costosi e difficili da avviare». Dunque, gli interrogativi sul destino di strade avvolte dalle tenebre ed invase dalle piante, per ora restano.

Marco Comero

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