Attualità
Strade deserte e negozi chiusi, Biella sta agonizzando
Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella
Care colleghe e cari colleghi, “stai andando forte, apri tutte le porte eh”, vero e proprio inno morandiano che sta “andando a 100 allora” in questi giorni su tutte le radio italiane deve essere rimasto impresso nelle orecchie del nostro primo cittadino, tanto da ispirarne le recenti dichiarazioni sul suo operato riprese poi dalla stampa locale. Per farla breve, a Biella sotto il suo mandato sarebbe “entrato il sole” (chiedendo aiuto sempre a Morandi) nonostante la pandemia: a suo dire, infatti, in questi due anni e mezzo di legislatura, si sarebbero fatte scelte “importanti” per la città. Peccato che più che “rigenerazione urbana” si dovrebbe parlare forse di “rianimazione” in quanto chiunque si appresti a fare un giro per le strade della città tutto potrebbe dire, non certo però di trovarsi in presenza di qualcosa di rigenerato.
Strade deserte e negozi chiusi, affitti e bollette alle stelle e negozi chiusi, centro commerciale al sud della città aperto e negozi chiusi in centro città, capannoni di ogni genere e dimensione con la scritta “affittasi”, vetrine del centro “abbellite” per nascondere il problema e cioè negozi chiusi e cessazione dell’attività. Strade come via Roma e viale Macallé – per non parlare di via Pietro Micca, rese un colabrodo, città nei fatti poco accogliente e poco ricettiva sotto ogni punto di vista, con anche il tema green pass – sempre più ritenuto, CTS compreso, una misura politico-amministrativa ad oggi insensata – che di certo ha dato il colpo finale a chi resisteva a proprie spese nella trincea del lavoro.
E’ tutta colpa di Corradino? Certo che no, ovvio, ma quello che fa male e infastidisce è leggere certe dichiarazioni autoassolutorie in cui praticamente si sdogana il tema che alla fine è stata colpa della pandemia, sennò avresti visto come sarebbe diventata Biella con noi alla guida… In realtà la pandemia è stata – paradossalmente e politicamente – un parafulmine per il sindaco e la sua maggioranza che, diversamente, forse, sarebbe già caduta per inefficienza, dilettantismo e brutte figure in giro per l’Italia… Ma evidentemente a noi biellesi sta bene così, ci va bene tutto, non siamo abituati a “fé dal cine” per esprimere le pubblicamente opinioni e dissenso.
Allora perché non chiedere aiuto creativo agli ideatori della panca gigante di Viverone che sta attirando turisti e curiosi da tutto il Nord, magari costruendone una simile in città con vista ad effetto che so sulle nostre montagne? Che dite? Meglio di no? Ah giusto siamo biellesi, troppi turisti e troppo movimento darebbero fastidio, parcheggi, sensi unici, ressa… Un fastidio enorme. Meglio tenerci le dichiarazioni autoassolutorie del sindaco, a noi in fondo va bene così… Meno male che almeno c’è Morandi in radio che canta “stai andando forte, usa tutte le scorte eh”…. Ah dimenticavo… Le scorte a Biella, le abbiamo finite da un pezzo…
Luigi Apicella
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook
Angelo
18 Febbraio 2022 at 13:56
Biella ha sempre vissuto di spocchia ,i tempi sono cambiati,
Guido Maggi
18 Febbraio 2022 at 20:24
Biella faceva cagare prima e fa cagare adesso….se grazie a Quintino Della è diventata industriale , ciò non vuol dire che debba essere bella ed accogliente…..chiedetevi perché ci sono solo lanifici….. perché prima del Quintino c’erano solo pecore e pecorai…e gli abitanti si accoppiavano fra parenti….ecco perché i biellesi hanno doppi cognomi…..studiate….
Ermanno Gilardi
19 Febbraio 2022 at 8:02
Gentile Sig.Apicella, VIA Roma a Biella non esiste,ma è Viale Roma
Daniela
19 Febbraio 2022 at 16:50
Biella ha moltissime potenzialità attrattive… basti pensare alla parte alta antico centro storico..”il Piazzo” e che visuale unica!! Un affaccio sulle montagne!
Famoso Santuario delle Alpi Oropa..
Che dire degli itinerari naturalistici e storici che potrebbero essere organizzati con visite tematiche e facili escursioni?
Poi ancora Zumaglia, Sordevolo, Pollone con il suo magnifico parco e gli alberi secolari…La Valle Cervo montagne e Paesi incantati ed incantevoli… La riserva della Bessa..origine morenica..unica per i suoi ciottoli e le passeggiate riscoprendo flora e fauna alpine oltreché resti di antichi insediamenti Gallici…
…Il Biellese dovrebbe valorizzare questi tesori e…lodevole la grande attenzione dedicata allo Sport di anni or sono ma….ad oggi valorizzando e rendendo la città l’epicentro ne beneficerà bene l’intera economia.
Paolo Castellin
20 Febbraio 2022 at 23:59
Vero, verissimo. Biella si sta spegnendo! Ma si possono accusare solo i biellesi,ormai ridotti a morti viventi,se sono in questo stato,”brutti,sporchi e cattivi”e io aggiungo rozzi,ignoranti,presuntuosi,inetti arroganti. Non sono un biellese.