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Stellantis investe 38 milioni di euro nello stabilimento di Verrone

Nel sito biellese saranno prodotti componenti per moduli di propulsione elettrica

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Stellantis investe 38 milioni di euro nello stabilimento di Verrone. Sono iniziati da qualche settimana i lavori per l’allestimento di 56 macchine utensili. Produrranno componenti per la costruzione di moduli di propulsione elettrica attualmente prodotti in vari impianti del gruppo in Europa.

Stellantis investe 38 milioni di euro nello stabilimento di Verrone

L’avvio della produzione nello stabilimento biellese è previsto per la fine del 2027.

«L’investimento ammonta a oltre 38 milioni di euro e rientra nelle attività propedeutiche alla realizzazione del Piano Italia. Che pone il nostro Paese al centro delle strategie di Stellantis, attraverso l’aumento dei modelli in produzione, elettrici e ibridi. Oltre alla salvaguardia dei livelli occupazionali in linea con gli investimenti produttivi. Avviando processi di inserimento, aggiornamento e riqualificazione delle persone». Questo l’annuncio del gruppo automobilistico, in una nota stampa.

A Verrone saranno realizzati alberi e ingranaggi in acciaio, utilizzati per la realizzazione delle motorizzazioni elettriche delle vetture della piattaforma STLA Small. Obiettivo è produrre a regime oltre 400mila pezzi all’anno. Ma è già in corso la valutazione, in base a quello che sarà l’andamento del mercato, per un aumento negli anni successivi di 200mila componenti.

«L’impianto biellese è uno dei fiori all’occhiello per Stellantis nell’ambito della componentistica – si legge nel documento diffuso dalla multinazionale -. Con circa 350 dipendenti e una superficie di circa 300 mila metri quadrati, lo scorso anno ha prodotto oltre 200mila cambi per gli stabilimenti del gruppo. In particolare per quelli italiani di Melfi, Pomigliano e Atessa».
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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    26 Marzo 2025 at 19:57

    Stellantis fallirà è solo questione di tempo ormai. Un minestrone di brand automobilistici di bassa qualità, con modelli che si differenziano fra loro solo per il logo presente su calandra, volante e cerchi delle ruote. Brand stra morti come Citroen, Fiat, Opel, Lancia che sono duplicati dei duplicati e si sovrappongono negli stessi segmenti del mercato, senza la differenziazione che ha ad esempio il gruppo VAG, con una netta separazione fra brand consumer, prestigio, sport, lusso. In Stellantis è solo un orrido risotto di macchinacce che costano care e basta. Oggettivamente ci vuole coraggio a spendere quello che serve per comprare una qualsiasi citroen o una 500, magari ridicolmente idrida. Poi appena le cose inizieranno andare peggio di come vanno ora, cercheranno di mettere una pezza inglobando anche Renault, altro brand morto e sepolto, tireranno a campare qualche anno e poi tutto andrà a rotoli, salvo che qualche cinese non compri tutto per 4 spiccioli e inizi a tagliare brand inutili con la mannaia.
    Questi beoti pensano a chiudere stabilimenti e licenziare lavoratori invece di seppellire brand che non hanno più ragione di esistere per un mercato non ha più bisogno di loro.

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