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Sposi e invitati chiusi fuori dal Comune, parla la mamma dello sposo

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Sposi e invitati chiusi fuori dal Comune, parla la mamma dello sposo.

La lettera della mamma dello sposo

Vi ricordate il matrimonio “dimenticato” dal comune di Biella di qualche giorno fa. Sposi e un centinaio di invitati chiusi fuori dal comune per un disguido (leggi qui l’articolo). Ecco la mamma dello sposo ci scrive per raccontare com’è andata.

Buongiorno

Mi riferisco al Vs. articolo apparso il 20 Luglio scorso riguardante la disavventura che mio figlio e sua moglie hanno avuto il 7 luglio scorso in occasione del loro matrimonio celebrato al Comune di Biella.
Poichè ritengo che il Vs. articolo sia stato pubblicato prendendo spunto da articoli usciti su altri giornali locali, sarebbe bene però che fosse quantomeno completamente corretto nella sua stesura.
Innanzitutto sono stata io a denunciare la cosa che sono la madre dello sposo e non della sposa come da Voi scritto, poi leggendo il testo verrebbe da pensare che il disguido si sia verificato per colpa dell’usciere che invece di esserci quel giorno è andato in ferie.
Se aveste letto bene la mia lettera avreste potuto vedere che la mancata apertura del portone è stata dovuta alla non presenza di chi doveva invece sostituire l’usciere il quale, pur non essendo tenuto a farlo perchè non in servizio già dal giorno prima perchè in ferie ed avendo noi avuto la fortuna di conoscerlo, è corso ad aprire la sala consiliare con le chiavi in suo possesso.
Quello che non ha funzionato, pertanto, è dall’interno degli uffici che non hanno adeguatamente predisposto affinchè il servizio fosse attivato correttamente o, quantomeno, da parte di chi doveva esserci e non c’è stato.
Tanto per la precisione
Cordiali saluti
Gabriella Ramella

 

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