Spedizione del Cai Biella partita per il K2

Spedizione del Cai Biella partita per il K2.

Spedizione del Cai Biella partita per il K2

Parte oggi la spedizione del Cai Biella sul K2, in occasione della prima ascensione sulla seconda montagna più alta del mondo, a 70 anni di distanza da quel 31 luglio 1954.

Sei gli alpinisti impegnati che sono partiti oggi, lunedì 10 giugno alla volta del Pakistan. Prima di tentare l’ascensione al K2 hanno in programma il Broad Peak, 8047 metri, come acclimatamento. Il rientro è previsto per il 17 agosto. La spedizione è patrocinata dal Club alpino italiano.

Sono sei gli alpinisti che compongono il team Capo spedizione è il biellese Gian Luca Cavalli, membro del CAAI (Club alpino accademico italiano), nonché istruttore nazionale della Scuola di alpinismo “Guido Machetto” della sezione di Biella del Club alpino italiano. E biellesi sono anche Donatella Barbera, medico che da tempo lavora in Inghilterra, con esperienza di ottomila, e Matteo Sella. Matteo è il più giovane del gruppo, classe 1996. Due anni fa è stato selezionato per far parte dell’Eagle Team del Cai. Matteo l’alpinismo lo respira da sempre, scorre nelle sue vene essendo discendente di Quintino (fondatore nel 1863 del CAI) e di Vittorio, il pioniere della fotografia di montagna. Si può definire biellese d’adozione Cesar Rosales. Peruviano, è diventato guida alpina grazie al progetto di cooperazione internazionale Mato Grosso. Il suo “maestro” è stato l’alpinista biellese Enrico Rosso. E dal Perù Cesar ha spiccato il volo fino agli ottomila con all’attivo il Nanga Parbat. Anche Tommaso Lamantia, di Varese, è, come Gian Luca Cavalli, membro del CAAI. Negli anni Tommaso ha sviluppato, di pari passo con l’alpinismo, la passione per la fotografia e le riprese documentaristiche. È invece di Valdagno il sesto uomo della spedizione Dario Renieri, vice presidente della locale sezione del CAI. Anche lui porterà la sua esperienza in dote al gruppo.

Articolo completo su Lo Scarpone del Cai 

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