Attualità
Sindacalista licenziato la vicenda diventa un caso
Sindacalista licenziato dalla Sacal di Carisio: la vicenda diventa un caso che fa discutere a livello regionale.
Sindacalista licenziato dopo il Primo Maggio, la Cgil reagisce
Dopo la decisione di licenziare l’operaio Alex Villarboito, all’indomani del Primo maggio, la Cgil si è schierata a fianco del delegato Fiom ed è passata al contrattacco: “Non esiste licenziare un rappresentante della sicurezza che aveva messo in evidenza cose che non funzionavano. Questo è un attacco al sindacato”.
Il caso ha varcato i confini regionali
Quanto accaduto a Villarboito sta facendo discutere parecchio e ben oltre i confini piemontesi. “Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) in Sacal – si legge sull’ultimo articolo dedicato alla vicenda da VercelliOggiVercelli.it – è stato licenziato dall’azienda di Carisio per aver commentato sui giornali l’infortunio del 27 marzo scorso, quando nella fonderia un dipendente cadde da una scala arrugginita, provocandosi diversi traumi. Il licenziamento è stato duramente criticato dalla Cgil in una conferenza stampa convocata ad hoc venerdì 4 maggio”.
“Licenziare un rappresentante sindacale è un attacco diretto alla Cgil – ha sottolineato il segretario generale Luca Quagliotti – non c’è altro modo per definire la cosa. Per quanto nelle nostre competenze, faremo di tutto perché il lavoratore venga reintegrato”.
La vicenda
“Il giorno dopo l’infortunio, il 28 marzo – si legge ancora su Notizia Oggi -, davanti alla Sacal si tenne un picchetto di protesta. Villarboito, nella sua veste di RSU e RLS rilascia dichiarazioni ai giornalisti in cui spiega come la sicurezza nella fabbrica non sia garantita pienamente. L’azienda avvia il procedimento disciplinare e il 2 maggio accompagna il lavoratore alla porta”.
In questa battaglia, però, la Camera del Lavoro di Vercelli non è sola. Si sono mosse forze politiche a livello regionale e nazionale e le segreterie regionale e nazionale di Cgil.
Nella foto, da sinistra, Luca Quagliotti, Ivan Terranova (Fiom) e Alex Villarboito.
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