Attualità
Servizio del Tg5 sul caso del fotografo Roberto Marchisotti
La popolare rubrica “L’indignato speciale” in onda all’interno del TG5 delle ore tredici ha fatto tappa a Biella. Protagonista del servizio è stato l’altrettanto famoso – almeno a livello locale – Roberto Marchisotti.
La popolare rubrica “L’indignato speciale” in onda all’interno del TG5 delle ore tredici ha fatto tappa a Biella. Protagonista del servizio è stato l’altrettanto famoso – almeno a livello locale – Roberto Marchisotti.
Il fotografo professionista ha potuto così raccontare la sua disavventura, ovvero un incidente occorsogli nel 2010 quando, su richiesta della polizia locale, stava scattando immagini di un incidente. In quel frangente, a causa del buio e della scarsa illuminazione del tratto stradale, Marchisotti cadde a terra rimediando danni fisici e la rottura dell’attrezzatura. Nonostante fosse sul luogo su richiesta della stessa Procura in quanto “ausiliario di polizia giudiziaria”, non ebbe alcun risarcimento. Non solo, nei mesi scorsi ha perso anche la causa civile intentata al comune e ora si trova nella condizione di dover sborsare 5mila euro per il pagamento delle spese processuali.
La sua storia è così finita sulle cronache nazionali tanto da suscitare l’interesse della redazione di Mediaset che giovedì e venerdì ha inviato a Biella il giornalista Beppe Gandolfo con relativa troupe .
Al momento non si sa ancora quando il sevizio verrà trasmesso all’interno del TG5 delle 13 ma comunque non si dovrà attendere molto.
A parte il servizio di Mediaset, Roberto Marchisotti è intenzionato a continuare la sua battaglia assistito da un punto di vista legale dall’avvocato Mariagrazia Ferrari.
«Come la trasmissione televisiva – commenta il diretto interessato – anch’io sono indignato. Ricordo che quella sera, essendo ausiliario di polizia giudiziaria non potevo sottrarmi all’obbligo di recarmi sul luogo dell’incidente, dove tra l’altro fui accompagnato da una pattuglia municipale. In quella occasione i vigili erano stati incaricati di effettuare i rilievi dal Procuratore capo Giorgio Reposo. Quindo non potendo, e non volendo, sottrarmi al mio dovere ho svolto quanto mi era stato richiesto. Se poi nel corso dello stesso servizio sono caduto accidentalmente per terra, come hanno testimoniato gli stessi vigili che mi hanno poi accompagnato in ospedale, che almeno sia rimborsato dei danni materiali».
«Come ho già detto – conclude Marchisotti – per me la questione non è finita, mi rivolgerò al CSM e se necessario alla Corte di giustizia europea».
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook