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Scuola, privilegiare la presenza in aula delle quinte per l’esame e delle prime che sono all’inizio del ciclo

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Scuola, privilegiare la presenza in aula delle quinte per l’esame e delle prime che sono all’inizio del ciclo

Da domani almeno 7,6 milioni di alunni saranno in classe, pari all’89,5% della popolazione scolastica. La variabilità riguarda le superiori ma in ogni caso si registrerà un significativo incremento rispetto ai 6 milioni e 850mila alunni (l’80,5%) a scuola nella settimana  scorsa. In vista della riapertura il dirigente regionale dell’Ufficio Scolastico del Piemonte ha inviato una circolare ai presidi.

”Consapevole della complessità cui siete chiamati, ancor più dirompente se si considera l’attuale periodo finale dell’anno scolastico, sono certo che le vostre scelte organizzative continueranno ad essere ispirate dalla ragionata analisi delle priorità didattiche proprie delle vostre comunità educanti e dalla capacità tecnica e senso di responsabilità che vi hanno sempre contraddistinto nel contenimento del rischio di contagio”.  Nella circolare, poi, si sottolinea che ‘‘nel rispetto delle scelte organizzative delle istituzioni scolastiche, che sono e restano autonome, nonché dipendenti dalle esigenze degli specifici contesti e dalle necessità di applicare i protocolli di sicurezza già adottati con encomiabile capacità, sarebbe preferibile, nella selezione delle priorità, dare preferenza tendenzialmente alla frequenza in presenza al 100% della classi quinte, in vista dell’esame di maturità e possibilmente delle prime, per permettere agli studenti che hanno iniziato il ciclo di consolidare gli apprendimenti e ridurre i disagi eventualmente determinati dalla didattica a distanza, nonostante il significativo impegno professionale degli insegnanti”.

”Cari dirigenti scolastici – conclude Manca – dall’inizio di questa pandemia avete tenuto aperte le scuole, l’attività didattica non si è mai interrotta, siete stati il presidio di quel bene fondamentale di ogni comunità rappresentato dal diritto all’istruzione; voi, insieme a tutte le professionalità delle vostre scuole, siete un esempio e la Repubblica vi è riconoscente”.

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