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Scialpinista italiano morto in Francia

Era a 2.000 metri sui pendii della Tête de Fer,

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Scialpinista italiano morto in Francia

Scialpinista italiano morto in Francia

 

Era un grande appassionato di montagna Paolo Roasio, l’uomo di 52 anni, di Verzuolo (Cuneo), vittima ieri pomeriggio di un incidente sulle montagne francesi, appena al di là del confine italiano.

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Roasio stava scendendo lungo i pendii oltre i 2.000 metri della Tête de Fer, nella zona di Larche, pochi chilometri oltre il colle della Maddalena italiano.

Una meta nota e molto frequentata dagli appassionati di escursionismo e scialpinismo della zona. Roasio sarebbe passato su una cresta di neve, che ha ceduto di schianto.
Lavorava all’Alstom di Savigliano, azienda che produce treni e motrici ferroviarie. Aveva due grandi passioni: la montagna, che frequentava in ogni stagione, sia a piedi che con gli sci che in mountain bike, e il disegno.
“Siamo addolorati e increduli – commenta il direttore del Corriere di Savigliano Andrea Giaccardi, per cui da oltre vent’anni Roasio faceva il vignettista -, i colleghi della redazione sono vicini alla famiglia in questo momento di profondo dolore. Paolo era una persona speciale, che con pochi tratti di matita sapeva cogliere l’ironia e il pensiero di tutta la redazione in una vignetta”.
(Ansa)

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